Promuovere il termalismo e tutto ciò che ruota intorno ad esso «per dare al turista l'impressione non di essere in comuni diversi, ma di visitare un territorio unico in cui si può fare sport, mangiare, rilassarsi e divertirsi».
La provincia di Pescara è in lizza, insieme ad altre 9 province italiane, per diventare "Provincia del Benessere", grazie ad un finanziamento di 140 mila euro da investire nella promozione del turismo termale e non solo.
A spiegare l'iniziativa è l'assessore allo Sviluppo Territoriale Angelo D'Ottavio, curatore del progetto insieme ad Aurlio Cilli, assessore al Turismo della provincia.
«Siamo stati contattati dall'Upi (Unione province italiane) – spiega D'Ottavio – per partecipare a questo bando promosso dal ministero del Turismo. Come capofila c'è Padova, ma Pescara con al centro del progetto Caramanico Terme e Popoli ha ottime caratteristiche per creare nuove opportunità di turismo e sviluppo. Il nostro obiettivo – aggiunge – è mettere a sistema l'intero territorio partendo proprio dalla proposta termale per poi inglobare il Percorso dello Spirito, gli eremi, il Volto Santo, tutti i luoghi di culti e anche l'enogastronomia. La Majella è il territorio che porteremo ad esempio. Riassumendolo in una battuta è come se l'intenzione fosse quella di portare il turista prima alle terme a rilassarsi e dimagrire e poi farlo ringrassare con la nostra ottima cucina».«Faremo interventi organici – spiega – abbiamo già approvato un progetto da 540 mila euro che prevede la realizzazione di un percorso ciclabile che da Caramanico attraversa otto comuni fino a San Valentino dove ci sarà un'apposita navetta che riporterà i visitatori al punto di partenza. Abbiamo già ottenuto tutte le autorizzazioni e ci sono voluti ben cinque mesi – sottolinea – purtroppo ci scontriamo con una burocrazia che rischia di mettere a dura prova la nostra pazienza – aggiunge in merito ai tempi di realizzazione- siamo comunque pronti già ad indire la gara d'appalto. Un altro progetto cui stiamo lavorando è quello del rafting in canoa sul fiume Orta e, altro progetto approvato e in attesa di realizzazione è quello della valorizzazione della antiche miniere. Sarebbe stato bello – continua D'Ottavio – renderle agibili e creare un percorso con dei trenini, ma per quello ci vogliono decine di milioni di euro ecco perché, in attesa che magari anche questa possa diventare una realtà abbiamo puntato su una valorizzazione immateriale per cui realizzeremo un video di ricostruzione delle miniere e in più, nei sei comuni coinvolti, verranno realizzati dei video per le visite virtuali. Insomma – aggiunge – esistono amministratori sognatori, ma a volte i sogni bisogna farli diventare realtà».