Il no era arrivato definitivo dalla Commissione Via riunitasi ad aprile scorso, la Forest Oil non potrà realizzare l‘impianto di estrazione e raffinazione di gas nei pressi del lago di Bomba. Ma l'esame del progetto della Forest Oil di Bomba spunta nuovamente all'ordine del giorno del prossimo Comitato Via del 3 luglio.
La Forest Oil, dopo la bocciatura da parte del Comitato V.I.A., aveva presentato ricorso al TAR di Pescara. In tale ricorso la società - spiegano dal WWF- chiese in subordine all'eventuale bocciatura della decisione del Comitato VIA da parte del TAR, un risarcimento danni di 142 milioni di euro.
Ad oggi il Tar ancora non si pronuncia ma il tema forest oil torna nelll’ordine del giorno del Comitato Via. Di fatto, anche se i comitati contro l’impianto sono pronti a scendere di nuovo in strada, la presenza di questo caldissimo argomento nella prossima riunione del Comtiato Via protebbe avere un obiettivo diverso da quello paventato, ossia quello di un'azione di autotutela dello stesso Comitato Via che attraverso una correzione di eventuali anomali amminsitrative che potrebbero incorrere nel giudizio del Tar, può fortificare ulteriormente il parere non favorevole all’impianto Forest Oil.
In oggetto nella prossima riunione del Comitato Via anche i progetti, a S.Venere e Cipressi, per il permesso di ricerca di idocarburi entrambi presentati dalla Società Adtriatica idorcarburi. Secondo il WWF i progetti sono estrazioni di petrolio a tutti gli effetti. Non solo per ilWwf le aree Cipressi e San Venere non possono accogliere progetti di quel genere perché sono zone molto popolose, vocate al turismo ed all’agricoltura. In quelle zone, spiega il Wwf, ci sono aree protette naturali la Riserva regionale dei Calanchi di Atri, la Riserva regionale della Pineta Dannunziana e la Riserva Naturale Statale Pineta di Santa Filomena di Pescara.