La Coop Centro Italia lascerà'
L'Aquila. L'azienda, presente da 11 anni in citta' con tre
punti vendita, a Pettino, a Campo di Pile e al Torrione, ha
deciso di aprire la procedura di mobilita' per 90 dipendenti.
Secondo quanto comunicato ufficialmente ieri alle
Rappresentanze sindacali unitarie dai vertici della Coop "la
societa' e' intenzionata a non riaprire i punti vendita
aquilani a causa dell'esproprio, da parte del Comune e della
Protezione civile, del terreno in localita' Sant'Antonio, dove
era prevista la realizzazione di un Ipermercato Coop, che
avrebbe dato lavoro ad altri 200 dipendenti". "Una decisione
sconcertante e inammissibile' - afferma il segretario
provinciale della Cisl, Gianfranco Giorgi - che fara' perdere
alla nostra citta' altri posti di lavoro, in un momento di
enorme crisi e di difficolta' per il territorio dopo il sisma
del 6 aprile. Non e' giustificabile l'atteggiamento assunto
dalla Coop Centro Italia che, in risposta all'esproprio
dell'area di Sant'Antonio, ha deciso di "tagliare' con un solo
colpo quasi cento posti di lavoro". Le Rsu sono state informate
dell'avvio della procedura di mobilita' tramite raccomandata.
E' previsto per il 2 luglio, alle 10, all'Ipercoop di Avezzano,
un incontro chiarificatore con i sindacati, pronti a
mobilitarsi per scongiurare la chiusura di ben tre
supermercati. "Oltre al problema occupazionale - prosegue
Giorgi - si pone un problema sociale: L'Aquila continua a
perdere pezzi e, in tale situazione, sara' davvero difficile
ripartire. L'eticita', la cooperazione e la solidarieta', che
per anni hanno rappresentato la bandiera della Coop, non si
identificano affatto in quella che appare come una
penalizzazione ai danni non tanto del Comune dell'Aquila,
quanto dei cittadini. Dove sono finiti - si chiede Giorgi - gli
ideali che hanno ispirato la nascita della Coop?' Intanto, le
Rsu e la Cisl sono pronti a dare battaglia, con il supporto dei
25mila soci della Coop. Tanti sono, infatti, gli aquilani che
hanno acquistato nel tempo la carta socio. Scenderemo in piazza
per contestare tale decisione, evidenziano i lavoratori,
"stiamo organizzando una manifestazione di protesta che
segnera' l'inizio della mobilitazione generale. Rivolgiamo un
appello agli aquilani affinche' la nostra non rimanga una
battaglia isolata". Tra le iniziative lo sciopero ad oltranza
per bloccare l'attivita' nell'unico punto vendita aperto,
quello del Torrione.