Da oggi l'Abruzzo è una regione più accessibile e civile, grazie all'approvazione della legge sulla ''Vita Indipendente e sull’assistenza personale'' che oltre a rispondere pienamente alle aspettative delle persone con disabilità, porterebbe tra l’altro a una diminuzione dei costi e a un notevole incremento dei posti di lavoro.
La norma si propone poi concentrare al domicilio dei disabili quelle terapie che oggi vengono normalmente eseguite negli ospedali o nei centri di cura, dimezzando i costi che ammontano a diverse migliaia di euro al mese per paziente.
Al disabile verrà poi versata una quota mensile e sarà lui a scegliersi la persona da cui essere assistito, senza che la stessa gli sia imposta da cooperative e società che talvolta detengono il monopolio dell'assistenza senza necessariamente mettere al primo posto le esigenze e il diritto all'autodeterminazione della persona assistita.
Punto fermo del movimento della vita indipendente è del resto quello dello ''spezzare il monopolio dei professionisti che lucrano sulla disabilità,'' tra cui tanti politicanti locali che controllano le cooperative sociali al fine di fare clientela e carrierismo.
La copertura della legge è per ora di soli 200mila euro, reperiti dal funzionamento del Consiglio regionale. Poi andrà rifinanziata per il 2013 si spera in modo congruo.
Al nostro microfono Nicolino Di Domenica, responsabile movimento della vita Abruzzo, Nicolettà Verì, consigliere regionale Pdl, Antonio Saia, consigliere regionale Pdci.