Dal prossimo 20 marzo gli abruzzesi subiranno un'ulteriore conseguenza negativa del deficit sanitario prodotto da 15 anni di politica bipartisan di sprechi, clientele e ruberie. Il commissario ad acta Redigolo ha di fatto introdotto un ticket di 2 euro su ogni farmaco ( considerato che l'esenzione rimane per quelli che costano massimo 4 euro a ricetta, e che il costo della stragrande maggioranza dei farmaci e' superiore a 5 euro). la notizia e' stata resa nota da Maurizio Acerbo, consigliere regionale PRC e da Marco Fars, segretario regionale dello stesso partito. "Un bel salto - scrivo gli esponenti di Rifondazione - rispetto a quanto previsto dalla delibera n.1540 del 27/1272006: 'per ogni pezzo prescritto l'assistito e' tenuto a corrispondere una quota fissa pari a euro 0,50, sino a un massimo di un euro'. Se questo e' l'esordio per ripianare il costante disavanzo, non abbiamo difficolta' a credere che il prossimo passo riguardera' l'aumento delle tasse per gli abruzzesi. Finalmente - aggiungono Acerbo e Fars - abbiamo capito il ruolo del commissario ad acta: fare delibere che potrebbero essere scomode per la politica, cioe' togliere le castagne dal fuoco al governo regionale assumendo su di se' l'onere di misure impopolari. Premesso che non abbiamo ancora capito cosa abbia fatto finora Redigolo, ci chiediamo se la misura sia stata concordata con il presidente Chiodi e l'assessore alla sanita'. Nell'audizione in commissione di due giorni fa Venturoni non ha detto nulla rispetto all'aumento dei ticket. Eppure si tratta di una scelta che pesa sulle spalle degli abruzzesi. Rifondazione Comunista - conclude la nota - si batte da anni per risanare la sanita' abruzzese e per questo ha espresso apprezzamenti per le buone intenzioni enunciate dall'assessore Venturoni. Pero' non vorremmo che il tutto si traducesse nella solita fregatura".
UGL: LA CRISI NON LA POSSONO PAGARE I PIÙ' DEBOLI
"Il commissario Redigolo sospende il provvedimento dei ticket e convochi un'immediata riunione con i sindacati (mai incontrati). Esiste una "emergenza Abruzzo che non puo' essere fatta pagare solo ai piu' deboli". La richiesta viene dal segretario regionale dell'Ugl Abruzzo, Geremia Mancini. "Il provvedimento di un ulteriore aumento dei ticket - afferma Mancini - va rigettato con forza e determinazione, non e' possibile che dinanzi alla disastrosa, colpevole e 'malavitosa' gestione della sanita' abruzzese debbano continuare a pagare sempre e soltanto i piu' deboli. In una regione fiaccata da una crisi economico-sociale-occupazionale e morale senza precedenti - conclude il segretario Ugl - sarebbe colpevole ed ingiusto chiamare ad un ulteriore 'sacrificio' chi ha gia' pagato e dato sin troppo".Ù
D'AMICO (PD): "FATTO GRAVE"
Sorprende che nella sua audizione fatta alla Commissione Sanita' del 10 marzo scorso, l'assessore Venturoni abbia omesso di comunicare al Consiglio regionale le decisioni del commissario Redigolo sull'aumento dei ticket farmaceutici": lo afferma il consigliere del PD, Giovanni D'Amico. "Il fatto e' grave dal punto di vista istituzionale e politico, anche perche' l'assessore ha continuato a contestare le mie valutazioni in ordine alla perdita di controllo della spesa sanitaria nella parte di gestione corrente delle ASL. In effetti - continua D'Amico - ho voluto ricordare di nuovo ieri, in una lettera indirizzata all'assessore, la gravita' e la lentezza nell'azione della Giunta per riportare la spesa al controllo ed avviare le procedure di ristrutturazione del servizio sanitario, al fine di fornire un nuovo e qualificato servizio ai cittadini. Gia' nei tavoli di verifica del Ministero dell'Economia in giugno, luglio e settembre 2008 - ricorda l'esponente del PD - si era rilevata una criticita' nelle spese ed io stesso avevo sollecitato i Capigruppo consiliari e il Commissario ad intervenire in sede di gestione, proprio per evitare il ricorso a maggior prelievo fiscale. Il Commissario prima (forse per indicazioni preelettorali del governo nazionale) e la nuova Giunta dopo hanno lasciato crescere la spesa sanitaria senza intervento e di fatto hanno consentito, oggi, il prelievo attraverso ticket sanitari, con un servizio che sta peggiorando ogni giorno. Se queste sono le scelte di politica sociale tese a contrastare la crisi economica in corso - ha rilevato ancora D'Amico - mi pare di dover richiamare la gravita' delle decisioni assunte, fermo restando che la norma costituzionale da' al Commissario poteri che comunque non ledono la sovranita' e l'autonomia delle istituzioni regionali. A fronte della prospettiva che avevamo costruito con le rappresentanti sindacali e sociali per il congelamento e l'abolizione dei ticket, quella di oggi appare una situazione grave e lesiva degli equilibri sociali dell'Abruzzo. Voglio auspicare - ha concluso D'Amico - che la Giunta e l'assessore Venturoni propongano urgenti provvedimenti di razionalizzazione della spesa sanitaria, che evitino questo insostenibile maggior prelievo".