La notizia con la foto choc del bimbo siriano, Aylan, trovato morto annegato a faccia in giù davanti alla spiaggia di Bodrum, in Turchia, ha fatto il giro del web commovendo il mondo intero.
"Le immagini che vediamo stringono il cuore e strapazzano l'anima. Lo dico da padre prima ancora che da primo ministro". Lo ha detto il premier Matteo Renzi commentando le foto shock del bambino siriano morto sulle spiagge turche. "L'Europa non può perdere la faccia", ha aggiunto Renzi.
"I leader europei hanno dimostrato chiaramente di non essere in grado, di non avere la capacità di gestire la situazione", ha detto il premier ungherese Viktor Orban dopo aver incontrato il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz. "E' noto che tocca ai singoli Paesi controllare le frontiere esterne. E questo sta facendo l'Ungheria". "Detto tra noi - ha proseguito Orban - il problema non è europeo, è un problema tedesco. Tutti vogliono andare in Germania. Nessuno vuole restare in Ungheria, Slovacchia o Estonia. Vogliono andare tutti in Germania". Così il premier ungherese Viktor Orban sui migranti. Col voto di stamani in Parlamento a Budapest il premier ungherese Viktor Orban conta, "a partire dal 15 settembre, passo dopo passo", di riprendere "il controllo delle frontiere", lo spiega in una conferenza stampa a Bruxelles. "Ora c'è una settimana in cui informeremo tutti sulle nuove regole" e dopo - avverte - le metteremo in pratica".
Ma chi è la vittima? Qual è la sua storia?
Aylan Kurdi aveva 3 anni e fin dalla sua nascita la sua vita è stata contraddistinta da fughe in cerca di libertà e di fortuna. Scappava dalla guerra assieme alla sua famiglia e cercava di raggiungere l'Europa. Ma la sua strada si è interrotta. È morto insieme al fratello Galip, 5 anni.
Dopo le foto drammatiche uscite ieri, oggi su twitter è apparsa un'immagine sorridente dei due insieme al loro orsacchiotto bianco. Ridono entrambi a dimostrazione di come l'amore vada oltre le difficoltà della vita. Tantissimi sono stati i messaggi d'amore raccolti da tutto il mondo. La mamma dei due bimbi è ad Atene e sta bene, così come il loro terzo fratellino. Ma non ci sono ancora conferme. Una voce racconta di come invece l'intera famiglia sia morta annegata.
Tra le loro intenzioni c'era anche il trasferimento in Canada. La zia di Aylan, Teema Kurdi, che ora vive nel paese Nordamericano, era stata contattata dal padre del bambino e avrebbe tentato invano di far ottenere il visto alla famiglia per trasferirsi in Canada. Ma la richiesta sarebbe stata rifiutata in giugno.