In un'intervista rilasciata ieri al quotidiano il Centro, il capo della Protezione civile Guido Bertolaso ha fatto chiarezza su tempi e i modi dell'assegnazione delle C.A.SE., sulla riapertura delle scuole, sui fondi disponibili, e molto altro.
''Sono in arrivo ordinanze che prevedono contributi per la mobilità e il traffico - esordisce Bertolaso - ben 10 milioni di euro''. E poi saranno stanziati 80mila euro per ristrutturare le seconde, terze, quarte case a patto però che esse poi vengano affittate agli studenti a prezzi calmierati. La stessa ordinanza prevede anche una serie di agevolazioni per gli indigenti.'
Bertolaso entra dunque nel merito del Piano C.A.S.E., oggetto nelle ultime ore di forti attriti e perplessità, allorchè si diffusa la notizia che gli appartamenti in costruzione non basteranno. A tal proposito Bertolso definisce un'ipotesi allo studio in concertazione con il Comune dell'Aquila, e non una decisione già presa, quella di costruire altri 500 alloggi.
La graduatoria per l'assegnazione degli appartamenti del Piano C.A.S.E. , rivela Bertolaso, è quasi pronta, e dopo un'ulteriore verifica sui requisiti dichiarati dagli sfollati assegnatari, il 20 settembre saranno rese note le graduatorie.
Nelle C.a.s.e., afferma Bertolaso ci andranno tra le 17 e le 18mila persone, entro l'anno si presume, e a lui i conti tornano: ''Gli sfollati saranno pure 42mila - spiega - ma comprendono famiglie che hanno abitazioni classificate A, B, C, D, E ed F. Ci sono persone con possibilità di tornare nelle case da ristrutturare: pensiamo siano circa 15mila e gran parte si trovano negli alberghi. In quattro, cinque mesi, a lavori ultimati, se ne torneranno a casa''. I 18mila posti nelle CASE, dunque saranno sufficienti. Per migliaia di aquilani si prospettano dunque altri mesi in albergo, se dovranno lavorare o frequentare scuole a L'aquila però saranno predisposti servizi di bus navetta.
nella caserma della guardia di finanza ci andranno invece circa 700 nuclei familiari assegnatari del progetto C.a.s.e, che avranno l'alloggio a novembre e dicembre, gli ultimi ad entrare insomma.
La priorità nell'assegnazione sarà data, dal punto di vista temporale e non dei punteggi aggiuntivi, par di capire, a chi
1) vive in tenda
2) ha disabili o figli a carico
3) ha avuto una vittima in famiglia figli e genitori anziani a carico
Bertolaso conferma cioè il sistema di punteggio già elaborato dal Comune, che è utile ricordare:
Nucleo di coabitazione: 1 punto per ogni componente
Componenti del nucleo lavoratori: 1,5 punti per ogni componente (sono compresi i cassintegrati e coloro che sono in mobilità collettiva)
Fascia pre obbligo (bambine e bambini fino a 5 anni): 4 punti per ogni componente
Fascia obbligo scolastico (ragazze e ragazzi da 6 a 16 anni, con iscrizione nelle scuole dell’Aquila): 3 punti per ogni componente
Fascia post obbligo scolastico (ragazze e ragazzi da 17 a 19 anni, con iscrizione nelle scuole dell’Aquila): 2 punti per ogni componente
Fascia universitaria (iscritti all’università, all’Accademia delle belle arti e al Conservatorio di musica dell’Aquila): 1,5 punti per ogni iscritto
Età compresa tra i 75 e gli 84 anni: 1,5 punti per ogni componente
Età dagli 85 anni in su: 2 punti per ogni componente
Handicap grave (accompagno o terapie continuative clinicizzate, quali la chemioterapia, la radioterapia o l’emodialisi): 5 punti per ogni componente
Invalidità-disabilità al 100%: 1 punto per ogni componente (non cumulabile per chi usufruisce dei 5 punti dovuti per l’handicap grave)
Famiglia con vittima del sisma: 5 punti per ogni familiare perso
Nucleo monoparentale con figli minori: 3 punti per nucleo familiare
Residenza o stabile domicilio del nucleo familiare nel Comune dell’Aquila da più di 10 anni: 2 punti per famiglia
Residenza o stabile domicilio del nucleo familiare nel Comune dell’Aquila da più di 5 anni: 1 punto per famiglia
Proprietà dell’abitazione: 2 punti
Infine garantisce Guido Bertolaso, le scuole saranno tutte pronte il 21 settembre, il piano MUSP, procede cioè secondo la tempistica prevista.
''Siamo pieni di soldi'', conclude Bertolaso, perchè in cassa ci sono 500 milioni dell’Unione europea, 200-300 milioni del Decreto legge, 125 milioni dal Cipe. Quasi un miliardo di euro.
Non chiarisce Bertolaso se questo denaro è già stato speso, oppure è aggiuntivo a quello assorbito per la realizzazione delle C.A.S.E. e per l'allocazione degli sfollati nelle tendopoli e negli alberghi, che ha toccato punte di 3milioni di euro al giorno.
FT