Sono indagati dalla procura di Roma per truffa allo Stato i 36 piloti aerei che percepivano l'indennità di cassa integrazione benché lavorassero regolarmente all'estero per altre compagnie con uno stipendio tra i 13 e i 15mila euro.
L'indagine è passata da Civitavecchia a Roma, dove ce ne sono altre due per fatti analoghi.
La Guardia di Finanza ha esaminato un migliaio di posizioni.
I 36 fin dal 2009 non avrebbero comunicato il nuovo lavoro all'Inps o dichiarato la disoccupazione.