"Ci sono ordinanze con più di un mese e mezzo di vita che non si capisce per quale ragione non sono state messe in pratica". A queste parole del commissario Guido Bertolaso, che ieri ha lanciato implicite accuse agli enti locali, non si è fatta attendere la replica del sindaco dell'Aquila Massimo Cialente.
Sono solo duecento ad oggi le perizie presentate al Comune per la riparazione delle abitazioni classificate A, B e C. Molteplici per il primo cittadino i motivi dei ritadi nell'avvio della ricostruzione leggera.
Il sindaco poi conferma le preoccupazioni di molti cittadini che alla lettura delle ordinanze hanno preso coscienza del fatto che le spese per i lavori vanno anticipate.
I ritardi per il sindaco sono imputabili a Governo, Protezione Civile e Regione Abruzzo ma rischia di produrre ulteriori rallentamenti anche la macchina comunale, con un organico assolutamente sottodimensionato per affrontare la valanga di domande che arriveranno nelle prossime settimane.
"Ci sono pervenute - conclude il sindaco - circa 800 domande di revisione delle verifiche effettuate dalla Protezione civile per le case A, e questo ci sta facendo accorgere che per molte di esse è insufficiente la cifra prevista di 10mila euro, che tra Iva e spese tecniche per perizia e direzione lavori si riducono a circa 6-7mila euro".
(MS)
CIALENTE, ORDINANZE MOLTO TARDIVE POCHI SOLDI
"Nessuno nega che la Protezione
civile stia svolgendo un ruolo importante all'Aquila per
l'emergenza. Ma le affermazioni del sottosegretario Bertolaso -
che, sono certo, sono state travisate - secondo le quali il
Dipartimento di Stato o la stessa Regione non avrebbero colpe
nei ritardi per le ricostruzioni e che le stesse siano
imputabili agli enti sono smentite dalla realta' ". Lo afefrma
in una nota il sindaco dell'Aquila, massimo Cialente, in
risposta alle affermazione del capo della Protezione civile,
Guido Bertolaso.
"Basta - aggiunge Cialente - con questo gioco al massacro.
Non posso piu' tollerare che le responsabilita' negative
vengano addossate solo agli enti locali e ai Comuni in
particolare sul tema della ricostruzione post sisma. E i nostri
cittadini e le nostre imprese non sono ne' sfaticati, ne'
pigri. Tali responsabilita', se esistono, vanno cercate
altrove. Lo speciale di Edilizia e Territorio dell'autorevole
quotidiano 'Il Sole 24 Ore' traccia un quadro preciso sulla
situazione. I costruttori e i professionisti sono stati molto
chiari. Le ordinanze, ma soprattutto gli indirizzi per gli
interventi sui fabbricati A, B e C, sono state molto tardive,
in quanto emanate il 23 luglio, meno di una settimana fa. Un
mese e mezzo tra i provvedimenti base e le linee guida
costituisce- secondo Cialente - un tempo notevole, durante il
quale si e' creata 'incertezza totale', come hanno giustamente
affermato importanti costruttori, costretti a cambiare i
progetti in corso tra il primo e il secondo documento.
Ingegneri e architetti hanno sottolineato come le ordinanze non
siano sufficienti e che siano al contrario indispensabili dei
confronti con la Protezione civile.
Quanto ai soldi, voglio ricordare per l'ennesima volta come
al Comune dell'Aquila siano arrivati 20 milioni di euro
(annunciati il 3 luglio, accreditati il 13, due settimane fa),
per far fronte alle domande di intervento delle case
classificate A, B e C. Per le sole A, secondo le nostre stime,
ne servono 120".
"La nostra amministrazione - ha
detto ancora Cialente - si e' attrezzata nel modo migliore
possibile, di concerto con gli ordini professionali, per
evadere le domande in tempi stretti, nonostante una
ristrettezza di personale che, mi auguro, mi venga dato modo di
aumentare. Ma senza quelle certezze, che sono arrivate solo da
pochi giorni da parte dell'autorita' centrale, era impossibile
che le richieste dei contributi fossero piu' di 200, tante
quante ne sono arrivate finora. Sono poche, ha ragione
Bertolaso, ma, come ormai e' chiaro - aggiunge Cialente - ci
sono dei motivi che hanno determinato questa situazione, non
riconducibili ai Comuni. Senza considerare che il prezziario
regionale e' stato pubblicato appena 20 giorni fa. Come se non
bastasse, c'e' confusione sui mutui, sugli sconti bancari delle
fatture alle imprese, sui rischi che i cittadini debbano
anticipare i costi. Vicende per le quali, dietro mia
sollecitazione, si dovrebbe arrivare presto a una soluzione,
attraverso un incontro fra le parti interessate. Ribadisco, per
l'ultima volta, che questo e' il momento dell'unita' di tutti,
di accantonare ogni polemica di lavorare insieme. E' il momento
della lealta' e dell'etica delle responsabilita'. Protezione
civile, Comuni, enti sono in prima linea da quasi quattro mesi.
Noi solo - concldue il sindaco dell'Aquila - abbiamo la piena
consapevolezza dell'estrema drammaticita' e complessita' della
tragedia che ci ha colpiti. Mi auguro di non dover piu'
intervenire per ulteriori polemiche. L'autunno non e' lontano,
le case disponibili sono poche e ancora non sappiamo quanti
alloggi potranno essere messi a disposizione della gente
rimasta senza tetto, decine di migliaia di persone"