Crepe in abitazioni riparate dopo la scossa di ieri all'Aquila, ma le case sono sicure?

La scossa 3,5 di ieri ha messo in allarme un’intera città e tutti i comuni limitrofi dov’è stata avvertita. La paura, il ricordo, della notte del 6 aprile di cinque anni e mezzo fa, tornano prepotentemente nella memoria.

Chi vive nel progetto C.A.S.E. e nei M.A.P., teoricamente, non dovrebbe temere nulla, ma sappiamo che alcuni isolatori sismici non sono stati collaudati e per tutto il resto sono stati utilizzati materiali discutibili.

Molte persone che sono rientrate nelle proprie abitazioni si chiedono: “Ma sono sicure le case riparate?”

Probabilmente la certezza non ce la può dare nessuno e dei cittadini hanno espresso delle perplessità su come sono stati effettuati i lavori. Maurizio vive nel quartiere Torrione ed il palazzo dove abita è stato classificato B, danni lievi. Per il suo appartamento sono stati assegnati 6.100,00 euro. C’erano tre pareti da ricostruire interamente e le altre avevano moltissime crepe. L’impresa ha dovuto rifare i muri, ritinteggiarli là dove presentavano fratture. A qualche giorno dall’esecuzione dei lavori, però, le crepe sono riemerse poiché l’impresa non ha inserito la rete di protezione, come invece è previsto dalla normativa sul rifacimento danni da terremoto. Su internet è pieno di siti dove insegnano a riempire una crepa sul muro e fra le raccomandazioni vi è accertarsi che il materiale sia di qualità. Guardando le foto è chiaro che i lavori non siano stati eseguiti a regola d’arte.

Il proprietario ha chiesto un sopralluogo dei vigili del fuoco, i quali sono intervenuti dopo molte sollecitazioni del cittadino che chiedeva un loro parere tecnico. Una volta giunti nell'abitazione di Maurizio, i Vigili del Fuoco hanno scoperto che un muro portante nel sottoscala del palazzo non era stato riparato e presentava molte criticità. Tradotto, il palazzo non era e non è sicuro perchè a tutt'oggi non ci risultano eseguiti lavori. Chi verifica che le abitazioni, riparate con soldi pubblici, oggi siano sicure?

Samanta Di Persio