Sono 13 gli operai che recatesi al lavoro come ogni giorno questa mattina presso la Cta, la ditta subaffidataria del servizio di trasporto pubblico, hanno scoperto di essere stati licenziati. A parlarcene il segretario provinciale della Filt-Cgil Domenico Fontana. «Mentre siamo impegnati in un difficile confronto sulla riorganizzazione dei servizi», dice Fontana, «e con lo stato di agitazione del personale già proclamato, i primi effetti di quella che in termini nobili viene definita riorganizzazione, ma che in realtà si concretizza in un taglio ai servizi, si vedranno già a partire da domani, con la soppressione di numerose corse. Non solo. Sono stati annunciati anche 13 licenziamenti nell’azienda sub-affidataria del servizio. Il Cta, già in gravi difficoltà per la perdita dell’affidamento del servizio scuolabus, riceve oggi il colpo di grazia con il taglio immediato di circa 200mila chilometri di servizio affidato, cioè un quarto della produzione. Ovviamente ribadiamo la nostra totale contrarietà alla misura annunciata, poiché dalla riorganizzazione del servizio e non devono risultare lavoratori lasciati per strada. Altri disoccupati in una realtà occupazionale già drammatica».
Secondo la Filt-Cgil, «mentre si continua a discutere sul tema delle partecipate e sulla loro riorganizzazione, non è giusto e morale lasciare per strada quei lavoratori più sfortunati che, pur svolgendo un servizio pubblico, hanno la colpa di farlo in una realtà più debole. Sono inaccettabili i licenziamenti annunciati rispetto a una riorganizzazione ancora tutta da approfondire. È inaccettabile affrontare il tema della mobilità collettiva non in ragione del servizio reso e da rendere, ma solo in base a scelte calate da tecnici contabili, ignari delle conseguenze sugli utenti e sui lavoratori impiegati. Nell’assemblea dei lavoratori del Cta», conclude il segretario della Filt-Cgil, «decideremo le azioni da mettere in campo».
Già giovedì scorso l'Ama ha messo in campo il taglio drastico dei servizi "non essenziali" e delle linee meno frequentate. Decisione difficile perchè lascia a casa 13 lavoratori e taglia servizi utili come i trasporti periferici o le corse al mattino presto.