Il sipario di Teatrozeta si è alzato ieri sera al teatro Sant´Agostino di L´Aquila con la splendida rappresentazione della Medea di Seneca per la Regia di Brando Minnelli dove in una sala gremita di gente l´eco delle preghiere di Medea, straordinariamente interpretata dall´attrice Emanuela Valiante, ha aperto la rappresentazione.
Preghiere che Medea, avvolgendo e trascinando lo spettatore rivolge, quasi con disumana crudeltà, alle divinità degli inferi e agli dei dellOlimpo per chiedere la morte della nuova sposa di Giasone, del padre di lei e di tutta la stirpe reale di Corinto.
Le musiche, gli effetti scenografici - semplici ed efficaci - le danze dei personaggi che hanno accompagnato lo spettacolo hanno scandito il crescere del pathos, mentre il tono disperato della voce di Medea, le sue movenze nervose ed incontenibili, la sua ira incontrollabile hanno accompagnato idealmente lo stesso spettatore nello stesso luogo in cui risiede l´anima di Medea: gli inferi.
La storia tragica di Medea, sapientemente interpretata dai giovani attori del Progetto INTERREG - Transfrontaliero Adriatico, ruota attorno al verso 910: Medea nunc sum; crevit ingenium malis" - letteralmente - "Ora sono Medea, il mio io è maturato nel male. Un male ed una disperazione che non abbandonano mai la scena.
Teatri Possibili ha scelto, anche per questa stagione, la qualità delle rappresentazioni attraverso testi di assoluto rilievo: ´La Locandiera´ di Goldoni, ´lOtello´ di Shakespeare, ´Il caso Fenaroli´, ´La monaca di Monza´.
Loverture della stagione Volo Libero con Medea, uno dei testi più rappresentativi ed affascinanti della mitologia costituisce, dunque, un ottimo biglietto da visita per il debutto della stagione teatrale 2007-2008 del circuito Teatri Possibili, dove il palco, la scena, lamore degli attori e dei registi per larte teatrale sono la vera essenza dello spettacolo e diventano strumenti di conoscenza davvero per tutti.
Patrizia Santangelo
Nella foto: Medea in un dipinto di Evelyn De Morgan