Ancora sotto l'occhio del ciclone la Commissione Grandi rischi, che riunita il 30 marzo a L'Aquila, a poche ore di distanza da quella scossa di magnitudo 4 che aveva creato il panico fra la popolazione, aveva rassicurato affermando che lo sciame sismico che perdurava da mesi non rappresentava un elemento tale da far prevedere forti scosse, piuttosto fu definito come un lento rilascio di energia inquadrabile in un normale fenomeno geologico.
Parole drammaticamente smentite dai fatti una settimana più tardi.
Una denuncia penale contro la Commissione è stata presentata nei giorni scorsi dal noto avvocato aquilano Antonio Valentini alla Procura della Repubblica, che sarebbe già in possesso del verbale di quella riunione di tecnici ed esperti di terremoti arrivati da tutta Italia.
L'avvocato sostiene ci siano già una serie di persone pronte a testimoniare, primi fra tutti i genitori degli otto studenti morti alla casa dello studente, ma anche altri aquilani fortunatamente scampati alla tragedia ma che hanno avuto familiari rimasti vittime del sisma perchè tranquillizzati dalla campagna di rassicurazioni messa in piedi da Protezione civile ed esperti.
Il lavoro della Procura prosegue comunque incessante anche sul fronte dei crolli degli edifici, primo fra tutti quello della casa dello studente, dove ulteriori accertamenti sono stati eseguiti in questi giorni, ma anche in altri palazzi venuti giù intorno via XX Settembre, come quelli di via Sant'Andrea e via Campo di Fossa. Sopralluoghi di consulenti della Procura che consentiranno di dare una svolta alle indagini ed individuare eventuali responsabilità umane.
Novità anche sul fronte dei beni culturali. Sono 20 i milioni stanziati nell'ordinanza firmata a Ferragosto dal presidente Silvio Berlusconi per il recupero dell'inestimabile patrimonio del capoluogo duramente compromesso dal sisma.
Mentre è praticamente ultimata la messa in sicurezza della cupola delle Anime Sante di piazza Duomo e sono iniziati gli interventi anche sulla basilica di Collemaggio con la Porta Santa, che nonostante tutto sarà aperta in occasione della Perdonanza Celestiniana venerdì 28 agosto.
Al telefono Antonio Valentini.
Marco Signori
AL TRIBUNALE I PRIMI SOSPETTI
I militari del Gruppo Investigativo Criminalita' Organizzata (Gico) della Guardia di Finanza dell'Aquila stanno svolgendo indagini sui lavori di realizzazione del parcheggio sotterraneo del Tribunale di via XX Settembre all'Aquila che ne avrebbero in qualche modo indebolito la struttura. L'edificio a seguito del terremoto aveva riportato gravi danni soprattutto nei piani superiori dove si trovano anche gli uffici della Procura della Repubblica. Nell'ambito della stessa attivita' i finanzieri hanno ascoltato alcuni avvocati che avrebbero sollevato perplessita' sui lavori che hanno interessato il Palazzo di Giustizia prima dell'evento sismico. Secondo i tecnici i danni sarebbero riparabili ed e' stata allontanata l'ipotesi del possibile abbattimento del vecchio tribunale. Il recupero dell'edifico, secondo gli esperti, potrebbe realizzarsi attraverso l'alleggerimento del tetto e l'abbassamento di un piano, passando cioe' dagli attuali tre, a due piani.