I deputati Pd Michele Anzaldi, Alessia Rotta e Marco Di Maio annunciano di aver "presentato un ricorso al Tar contro il Regolamento che obbliga i giornalisti ai corsi di formazione obbligatoria, chiedendone l'annullamento.
E' stata disposta, infatti, un'applicazione burocratica della riforma Severino degli ordini professionali, che ha finito con il danneggiare i cronisti".
"Il regolamento - spiegano i deputati Democratici - e' stato erroneamente modellato su quello delle altre professioni senza tenere conto della peculiarita' della professione di giornalista.
Sarebbe infatti stato opportuno valutare la circostanza che gli altri professionisti hanno un contatto diretto con il cliente o l'utente e svolgono la propria attivita' prevalentemente in regime di lavoro autonomo.
L'attivita' del giornalista, invece, e' nella stragrande maggioranza dei casi svolta mediante un rapporto di lavoro di natura subordinata, regolato dal CNLG di categoria, inserito in una attivita' imprenditoriale.
L'interesse pubblico e' dunque garantito dalla particolare organizzazione aziendale ove l'attivita' e' svolta".
Gli esponenti Pd sollevano poi una serie di carenze: "mancata economicita', con una duplicazione dei corsi, assenza di sanzioni e discrezionalita' delle esenzioni".