M.A. 46 anni, l'uomo arrestato nei giorni scorsi dalla dalla polizia postale di Pescara, perché trovato in possesso di oltre 2mila foto di bambini sessualmente abusati o in atteggiamento pornografico, è ornato a piede libero, il giudice Andrea Di Berardino ha ritenuto che non ci fossero più i motivi per prolungare la misura cautelare.
Così M.A. difeso dall'avvocato Gianluca Giannangelo, dopo la convalida dell’arresto e l'udienza tenutasi martedì scorso, è tornato a circolare liberamente nella sua città in attesa del processo per direttissima che è stato fissato a gennaio 2015.
Il pubblico ministero della Procura distrettuale dell’Aquila, Simonetta Ciccarelli, che è titolare dell’inchiesta, vuole andare più a fondo e cercare smascherare l’identità di altri consumatori di materiale pedopornografico.
Gli agenti specializzati in questo settore, appartenenti alla sezione Cyber crime del compartimento della Polizia postale e delle comunicazioni di Pescara che hanno eseguito la perquisizione nell'abitazione del teatino, residente in centro storico, attraverso i controlli degli apparecchi telefonici sequestrati avrebbero accertato che quegli orribili video e immagini venivano condivisi con altri consumatori di materiale pedopornografico.