sezioni
Una ricca selezione di opere d’arte composte dal ‘300 al secolo scorso proveniente da chiese musei e collezioni private, capolavori scelti da Vittorio Sgarbi, sono esposti nel Padiglione Eataly dell’Expo’ di Milano.
Il percorso è articolato in sezioni regionali componendo quello che l’eccezionale curatore ha definito “Il Tesoro d’Italia”.
L’Abruzzo mostra il suo apporto della bella arte della nostra regione che in tanti momenti della storia italiana ha dato un notevole contributo con eccezionali talenti artistici.
Da Giacomo da Campli a Nicola di Guardiagrele, Saturnino Gatti, Francesco Paolo Michetti, Costantino Barbella, Teofilo Patini, la Mostra ha l’ambizione di far emergere le peculiarità della produzione artistica della nostra regione con la scelta di opere originali anche poco conosciute, tesori segreti emersi spesso da collezioni private.
Queste sono le opere abruzzesi in mostra selezionate dallo stesso Sgarbi che personalmente le ha visionate e reperite:
- Un notevole autoritratto giovanile di Francesco Paolo Michetti del 1873 in cui si palesano , come nelle tele pastorali e campestri i segni di una profonda umanità e poesia.
- Una stupenda scultura lignea del XIV secolo proveniente dall’Arcivescovado di Chieti rinvenuta, nel 1930, raffigurante Sant’Anna di Metterza che tiene in grembo la Madonna, a sua volta, sorreggente il Bambino; modello iconografico assolutamente unico in Abruzzo e comunque assai raro anche al di fuori della nostra regione, essendo generalmente più diffuso in pittura che in scultura.
- La Madonna del latte di Giacomo da Campli proveniente dalla parrocchia camplese di Santa Maria in Platea : una tavola che rappresenta la Madonna in trono che allatta il piccolo Gesù. Sgarbi che si è recato a Campli ed ha percorso in ginocchio la famosa Scala Santa ha così dichiarato a proposito di questa suggestiva opera "Ho definito la collocazione del vostro capolavoro , finalmente un'opera rara e sofisticata esce dai depositi per essere ammirata a livello mondiale alla mostra. Un saluto a tutta la comunità camplese che ha messo a disposizione il suo tesoro".
- L’ Ostensorio di Francavilla a mare prezioso pezzo del tesoro di San Franco del 1413 di forma gotica, opera dell’orafo Nicola da Guardiagrele.
- Due sculture lignee in legno del 1400 raffiguranti San Sebastiano, la prima del Museo Nazionale dell’Aquila di Saturnino Gatti e la seconda di Lucoli attribuita a Giovanni da Biasuccio.
- La Flagellazione del Maestro di Bolea attribuito a Pedro de Aponte tela del 1500 del Museo di Atri.
- Il piccolo mirabile busto “La Scannese di Costantino Barbella proveniente da una collezione privata di Pescocostanzo.
- La splendida veduta di “Vico Paradiso” a Castel di Sangro” firmata da Teofilo Patini conservata nella Pinacoteca Patiniana.
- Un dipinto poco conosciuto raffigurante “La Maiella” del maestro Michele Cascella del Museo Nazionale d’Abruzzo a L’Aquila.
- La Bolla Celestiniana della Perdonanza del 1294 depositata dopo il terremoto in un forziere a Coppito.
Bella e ricca dunque la presenza artistica abruzzese che rappresenta un particolare e rappresentativo contributo della nostra regione ai grandiosi capolavori in mostra.
Articolo a cura di Elisabetta Mancinelli
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