Il Convegno "Politiche Urbane e visione della città" ha animato la tre giorni di Fare L'Aquila nel secondo giorno degli incontri.
Eminenti esperti internazionali presenti , Francesco Karrer ordinario di Urbanistica, La Sapienza - Università di Roma, Masud Esmaillou architetto, ordinario Università IUAV, Venezia, Paolo Rocchi ordinario di Consolidamento degli Edifici Storici, Facoltà di Architettura Ludovico Quaroni, Università La Sapienza (Roma), Stefan Terziev preside facoltà di Architettura, Università di Varna, Bulgaria e Pietro Di Stefano assessore alla Ricostruzione, Comune di L’Aquila.
A coordinare il tavolo è Livio Sacchi Ordinario di Disegno dell’architettura, Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara
Riportare l'attenzione massima sul centro storico, ri innamorarsi della propria città. Questo è emerso in una convegno che ha ben espresso la difficoltà di visioni differenti in merito alla ricostruzione.
Livio Sacchi il coordinatore dell'incontro ha detto : "Il centro storico è il punto chiave, da lì si deve ripartire, dal problema più importanti. Deve diventare attrattivo, sostenibile, mescolare vecchio e nuovo. Riportare nel centro i giovani e le energie creative".
Importante avere una visione complessiva del centro storico e della città.
"Tutti si devono rimboccare le maniche, gli aquilani devono ritrovare il baricentro nel centro storico. Gli aquilani si sono abituati fuori dalla parte storica, con dose si indifferenza."
Nel convegno a sorpresa l'intervento del sindaco Cialente: "Cosa significa ricominciare a pensare al futuro della città? A mio parere si deve ripartire dal piano strategico" ha detto. "Prima del sisma L'Aquila cercava la sua nuova identità tramite il piano strategico: da lì si deve ripartire. Cosa vuole essere la città? Questo dobbiamo chiederci".
di Barbara Bologna