Grandi eventi e danno erariale. Nel mirino Letta e Bertolaso

Costi dell'emergenza

03 Luglio 2010   15:30  

 

Pubblical Giuseppe Caporale su Repubblica

Il premier, Letta e Bertolaso nel mirino della Corte dei conti. Almeno sei ordinanze sotto inchiesta.

L´ipotesi di reato: le procedure d´urgenza utilizzate indebitamente per numerose opere

ROMA - La procura regionale della Corte dei conti del Lazio ha aperto un´inchiesta su almeno sei ordinanze di Protezione Civile emanate dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, riferite ad altrettanti Grandi eventi. Il capo d´accusa è «danno erariale».

Secondo il procuratore Pasquale Iannantuono, il governo (nella persona del premier Silvio Berlusconi e del sottosegretario alla presidenza Gianni Letta) e il dipartimento (con Guido Bertolaso) avrebbero aggirato la normativa sugli appalti pubblici utilizzando indebitamente la "procedura d´urgenza" per numerose opere.

Secondo i magistrati contabili «non qualsiasi Grande evento rientra nella competenza della Protezione Civile, ma solo quegli eventi che pur se diversi da calamità naturali e catastrofi, determinano situazioni di grave rischio per l´integrità della vita, dei beni, degli insediamenti e dell´ambiente dai danni o dal pericolo di danni».

L´indagine ha origine da un atto della Corte dei Conti centrale. Si tratta della deliberazione numero 5 (datata 4 marzo 2010) della sezione di controllo di legittimità su atti del governo. In questo documento la Corte accusava l´esecutivo e il dipartimento di aver utilizzato misure d´emergenza in modo improprio per il "Louis Vuitton Trophy " presso l´isola della Maddalena.

L´atto in questione, poi, è stato trasmesso sia alla procura regionale della Corte dei conti del Lazio, che alla procura di Roma. In quest´ultimo invio, i giudici della sezione controllo hanno anche evidenziato come si possa riscontrare il reato di «usurpazione di funzioni pubbliche» nel ricorso «strumentale» all´applicazione delle norme emergenziali per lavori «ordinari».

La stessa sezione di controllo ha poi inviato analoga documentazione ai pm per altre ordinanze di Protezione civile: l´auditorium di Firenze, il palazzo del Cinema di Venezia, i Mondiali di nuoto, l´area archeologica di Pompei, la Scuola dei marescialli di Firenze.

Davanti a questa mole di documenti, la procura regionale della Corte dei conti del Lazio ha costituito un pool di quattro magistrati che - da due mesi - ha avuto il compito di passare al setaccio queste ed altre ordinanze. A breve, verrà richiesta una perizia per verificare la «congruità della spesa» delle opere realizzate. Ma già secondo una prima analisi ci sarebbe stata, in questi casi, una maggiorazione della spesa che oscillerebbe tra il 10 e il 30 per cento.
Come per la Scuola dei marescialli di Firenze. Un´opera pubblica in via di realizzazione da quasi 10 anni, il cui costo sarebbe lievitato (in questo arco di tempo) del 100%.

Certo è che già la notizia della contestazione da parte della sezione centrale di controllo della Corte dei conti aveva allarmato palazzo Chigi. Lo stesso sottosegretario Gianni Letta, nelle settimane passate, aveva incontrato alcuni magistrati contabili per chiedere spiegazioni sulle contestazioni in corso.

Anche il sottosegretario Guido Bertolaso sarebbe stato ascoltato dai giudici della Corte, rimettendo l´interpretazione della norma sui Grandi eventi al consigliere giuridico della Protezione civile, Giacomo Aiello (avvocato dello Stato). La contestazione di danno erariale, che coinvolgerebbe il premier Berlusconi, i due sottosegretari Letta e Bertolaso e, a vario titolo, gli imprenditori e i tecnici inseriti nei progetti, potrebbe trasformarsi in un salasso. Specie se l´indagine si dovesse allargare alle altre ordinanze di Protezione civile emanate dal 2008 in poi.

 


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