Il bombarolo di Chieti in un video: "Non dirò come disinnescare se non si farà giustizia"

Non solo una doppia esplosione, Roberto Di Santo, 58 anni, originario di Roccamontepiano ha lasciato anche un video.

La sua firma, dove mostra le sue bombole e annuncia chiaramente: "Se non mi prenderete prima, tra massimo 10 giorni mi consegnerò alle forze dell'ordine."

Roberto Di Santo, accusato di tentata strage, risulta ancora irrintracciabile.

Di Santo, aveva già dimostrato le sue intenzioni folli mettendo a fuoco tre giorni fa un'altra macchina. Poi ha realizzato le bombole Gpl: l'obiettivo era la palazzina in cui le aveva lasciate. Con i condomini Di Santo aveva qualche problema perchè stava eseguendo dei lavori di ristrutturazione in uno degli appartamenti, di proprietà della sorella e non riusciva a portare avanti bene la sua attività.

Da qui la sua folle intiuizione: prima ha bruciato il mezzo e poi ha messo a punto l'ordigno.

Il video, che viene reso noto dal Comando provinciale dei Carabinieri di Pescara, è stato trovato dalle forze dell'ordine lì dove erano le bombole.

Nel video Di Santo sottolinea "non dirò come disinnescare se non si farà giustizia."

Per fortuna invece i carabinieri del Gis che il comando generale dell'Arma ha fatto arrivare nel pescaresesu richiesta del comando provinciale, dopo il primo attentato incendiario, sono riusciti a disinnescare le due bombole. Le bombole presenti nel video erano state lasciate chiuse e per il disinnesco è stato necessario allontanare quattro famiglie che vivono nella zona e chiudere la statale 602.

Per arrivare alle bombole però era necessario aprirsi dei varchi nell'appartemento perché era impossibile introdursi nell'appartamento senza far saltare tutto in aria. I militari con piccole cariche esplosive, hanno creato tre aperture nella struttura, per favorire la fuoriuscita di gas nel caso in cui l'ordigno si fosse attivato.

Nel video, inquietente, Di Santo ci tiene a specificare che : "Le bombole non contengono solo Gpl, e questa presentazione è per evitare che qualcuno provi a disinnescarlo".

E poi fa notare: "Un piccolissimo rumore fa cantare l’uccellino, ho aggiunto anche un microfono che raccoglie anche pochi decibel per innescare l’esplosione".

Ma l'uomo ha lasciato testimonianze anche in un suo blog, dove scriveva "Con voi a difendere l'odierno potere e le antiche leggi, sara' uno scontro lungo e sanguinoso".

Nel suo blog (www.rodisan.it), gia' visionato dai carabinieri, l'uomo dice la sua sullo Stato, il potere, il rapporto con i cittadini, e si rivolge anche al presidente della Repubblica in una lettera aperta (l'altra e' per le forze dell'ordine e l'esecito), soffermandosi poi sulla sua interpretazione del Vangelo e delle profezie.

Sul blog campeggia la scritta "Tutto e' ripetitivo, anche il fallimentare corso umano". Le ricerche di Di Santo, che ovviamente proseguono, non hanno portato a nulla, almeno per il momento. Al momento l’uomo è ricercato in tutta Italia.

I dettagli dell'operazione sono stati illustrati in conferenza stampa dal comandante provinciale dei Carabinieri, Marcello Galanzi, dal capitano Claudio Scarponi e dal tenente Salvatore Invidia. Il pm che si occupa del caso è Silvia Santoro. Le indagini sono volte anche ad accertare se il 58enne abbia agito da solo o con dei complici.