Il caso Lusi e il Tommaso abruzzese, Ginoble: "Con Rutelli solo un fugace incontro..."

"Non so se sono io perchè di Tommaso ce ne sono tanti. Qualcuno è cessato dalla carica ma ha già fatto il parlamentare". Quando risponde al telefono, l'onorevole Tommaso Ginoble sembra sereno e non dare più di tanto importanza a quegli schizzi di fango dipanati dal ventilatore acceso sabato a Rebibbia dal senatore Luigi Lusi che sembrano sfiorarlo.

L'ex tesoriere della Margherita, nell'interrogatorio fiume, ha consegnato ai magistrati un foglio scritto a penna da Francesco Rutelli, nel quale l'ex sindaco di Roma ricordava al senatore le faccende da sbrigare nel quale appare anche il nome di un certo Tommaso, politico abruzzese. La cui identità sarebbe stata svelata da Lusi agli inquirenti.

"Sarà Rutelli a dover dare spiegazioni su quell'appunto" dice Ginoble.

L'ex assessore regionale racconta poi di un incontro avuto con l'ex leader della Margherita, che volle incontrarlo per fare proselitismo per il neonato movimento politico Api. "Conosco Rutelli da quando era segretario della Margherita. Un collega, Bruno Cesario (deputato Pd eletto in Campania, ndr) - rivela Ginoble - insistette per farmelo incontrare".

L'incontro ci fu, "tra il 2010 e il 2011, non è facile ricordare", durò non più di "cinque, sette minuti, mi spiegò il progetto politico, lo ringraziai e ci salutammo" taglia corto l'onorevole.

Le date, tuttavia, non sembrano combaciare, visto che l'appunto consegnato da Lusi viene collocato all'inizio del 2009 e dà già per avvenuto l'incontro tra Rutelli e Ginoble.

"Mi sembra che su questa notizia si stia esagerando" chiosa il parlamentare abruzzese, che poi prova a distogliere l'attenzione su casi di omonimia: "Veda se puo' esserci un altro Tommaso". L'unico, in Abruzzo, potrebbe essere l'ex presidente della Provincia di Chieti, cessato però dal mandato da diversi anni. "Ma il titolo rimane" scherza.

Marco Signori