L'abolizione del doppio vitalizio di cui godono anche in Abruzzo gli ex-parlamentari nonché ex-consiglieri regionali, anche questa volta non approderà in consiglio regionale.
La commissione che doveva licenziare il provvedimento si è sciolta per le assenze. In attesa di fatti concreti continua il dibattito.
Al nostro microfono il consigliere Sel Franco Caramanico e Paolo Palomba di Centro Democratico dicono in modo molto articolato che comunque il provvedimento non potrà essere retroattivo, perché occorre salvaguardare i diritti acquisti. Ovvero entrambe le ricche pensioni degli ex-colleghi.
Ribattono i consiglieri Maurizio Acerbo del Prc e Nicola Argiro' del Pdl, in un'insolita unione di vedute: il vitalizio non è un diritto acquisto, e sarebbe una presa in giro abolirlo ''da ora in avanti'', dato che i vitalizi in Abruzzo sono stati già aboliti per il futuro. E nessuno, assicurano, morirà di fame, rinunciando ad una delle sue pensioni.
E a proposito di diritti acquisti, non sembrano esserlo gli stipendi non erogati da quasi un anno dei dipendenti del centro di ricerche del Cotir che oggi hanno presidiato un'aula consiliare che si è occupata solo di interrogazioni ed interpellanze.
Fuori i cancelli invece i lavoratori di Sistema, società partecipata dall'Arpa, Gtm e Sangritana, le tre aziend epublbiche di trasporti abruzesi di cui si atnede da anni la fusione.
La privatizzazione al ribasso dei servizi di biglietteria, call center e pulizie, rischia di portare con sè licenziamenti e riduzioni di salario. Che anche per questi lavoratori non sono ovviamente diritti acquisiti.
Filippo Tronca
immagini e montaggio Marialaura Carducci
Maurizio Acerbo: ''Stop doppi vitalizi: evitiamo prese in giro''
"Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno”
(Vangelo secondo Matteo 5,33-37). Stamattina in prima commissione sono stati avanzati alcuni emendamenti alla mia legge per la soppressione dei doppi vitalizi. Molti sono aggiuntivi, nel senso che intervengono su altre materie.
Il rinvio mi sarà utile per approfondirli e non ritrovarmi sorprese. Nel merito dell'oggetto della mia proposta mi sembra che si delinei il tentativo di neutralizzarla o di ridurne fortemente l'impatto.
Un emendamento propone di ridurre del 50% il secondo vitalizio (quello regionale). Qui siamo sul piano della "riduzione del danno" per i poverini percettori del doppio vitalizio.
Ma vi è un altro emendamento che rappresenta davvero una presa in giro: infatti si propone di sopprimere il doppio vitalizio solo ai futuri vitalizi.
Praticamente a nessuno. Meglio che i colleghi consiglieri si assumano la responsabilità di votare contro che di prendere in giro i cittadini con una finta riforma. Consiglio di seguire le indicazioni evangeliche.''
Trasporto ferroviario: interrogazione di D'Amico
Il Vice Presidente del Consiglio regionale Giovanni D'Amico ha presentato un'interrogazione urgente all'Assessore regionale ai Trasporti affinché nel nuovo orario ferroviario, che entrerà in vigore a giugno, venga modificato il percorso degli autobus sostitutivi delle tratte ferroviarie soppresse. Questo per permettere agli utenti interessati di raggiungere le località o stazioni ferroviarie di Rivisondoli Pescocostanzo, Palena e Campo di Giove, attualmente escluse dal servizio.
"La soppressione delle storiche tratte ferroviarie – spiega D'Amico - hanno causato gravi disagi agli utenti, che più volte hanno chiesto l'impegno dell'Assessorato regionale ai trasporti perché la zona montana, ad alta vocazione turistica, non venisse penalizzata dai tagli di Trenitalia. Ora si chiede di applicare quanto previsto dal Contratto di servizio per il Trasporto pubblico ferroviario di interesse regionale e locale tra la Regione Abruzzo e Trenitalia, dove si parla di "Termini e modalità di esecuzione". In quel passaggio è sancito che Trenitalia effettui il servizio con modalità automobilistica, oltre che per servizi sostitutivi di corse ferroviarie, anche per altri casi da concordare.
Purtroppo l'Assessore Morra non va oltre una proclamata disponibilità: più volte sollecitato a intervenire su Trenitalia e a produrre documenti a sostegno delle giuste richieste dei cittadini, si sottrae regolarmente a ogni azione concreta".
Menna (UDC): ''No ala soppressione dei piccoli tribunali''
«Condivido le dichiarazioni critiche rilasciate dal Difensore civico regionale, Nicola Sisti, contro il provvedimento di soppressione dei Tribunali minori in Abruzzo. La riforma della geografica giudiziaria ha evidenziato incongruenze e tante criticità». Lo sostiene il Capogruppo dell’Udc, Antonio Menna, che condivide l’iniziativa del Difensore civico regionale, Nicola Sisti, che ha invitato i parlamentari abruzzesi a rivedere il provvedimento. «Questa riforma, che prevede la soppressione dei Tribunali di Lanciano, Vasto, Sulmona ed Avezzano, ha provocato solo disagi ed aumenti dei costi per i cittadini senza che, ad oggi, si possano quantificare i tanto sbandierati risparmi che il legislatore si proponeva di conseguire. Insomma, si è trattato di una pessima riforma. Se poi – ha osservato Menna – volessimo tenere in considerazione il fatto che il Tribunale di Chieti risulta fisicamente inagibile a seguito del terremoto così come quello dell’Aquila che ad oggi è ancora in fase di ristrutturazione, ci renderemmo conto di quanto sia stata anacronistica la rivisitazione delle sedi dei Tribunali in Abruzzo. Per questo mi associo a quanto dichiarato dal Difensore civico regionale – ha concluso Menna – e invito, il neo-Sotto Segretario Legnini, in quanto massima Autorità abruzzese di Governo, a voler rappresentare al Ministro della Giustizia, l’urgenza di un provvedimento finalizzato alla sospensione di questa scellerata rimodulazione che vede soccombere, come sempre, il diritto del cittadino».