L'ordinanza del Gip: il sottosegretario ha usufruito di prestazioni sessuali «offerte» dall'imprenditore Anemone.
L'imprenditore romano Diego Anemone, finito in manette per essere ritenuto il presunto corruttore del sottosegretario Guido Bertolaso e altri pubblici ufficiali per favoritismi negli appalti di alcune grandi opere, tra cui il G8 alla Maddalena, si era dato da fare per «organizzare una "cosa megagalattica"» in favore del Bertolaso» a base di sesso. Lo scrive il giudice per le indagini preliminari nella sua ordinanza. Secondo quanto si legge nel provvedimento, infatti, «il tenore delle conversazioni intercettate non pare consentire interpretazioni diverse da quella che trattasi di prestazioni sessuali di cui il Bertolaso dovrebbe usufruire presso il centro benessere riconducibile all'Anemone; peraltro, l'occasione verrà sfruttata dal Bertolaso solo in un momento successivo». In altra parte dell'ordinanza si ribadisce che nel «centro benessere Salaria sport village, riconducibile alla stessa famiglia Anemone», Bertolaso «usufruisce non solo di "massaggi", ma anche di vere e proprie prestazioni sessuali», come proverebbero diverse conversazioni intercettate.
COSTI LIEVITATI - La «cosa megagalattica» Anemone avrebbe deciso di organizzarla subito dopo un incontro avuto con Bertolaso nel settembre 2008 per comunicargli i maggiori costi previsti per l'esecuzione delle opere del G8. L'imprenditore è preoccupato per la reazione che potrebbe avere Bertolaso e, mentre gli manda un sms per fissare l'appuntamento, «si attiva per raccogliere denaro contante anche utilizzando canali insospettabili quali tale don Evaldo Biasini che, dal contenuto delle conversazioni intercettate, risulta occuparsi di opere di beneficenza in Africa». Sempre dalle intercettazioni, risulta che l'incontro tra Anemone e Bertolaso c'è stato e ha avuto «esito positivo», come riferisce l'imprenditore il 21 settembre 2008 alla moglie e a Mauro Della Giovampaola, pure lui arrestato, un funzionario della struttura di missione per il G8.
IL PROCURATORE TORO - Nel frattempo il procuratore aggiunto di Roma, Achille Toro, iscritto nel registro degli indagati sempre per il caso degli appalti della Protezione civile, fa sapere di essere tentato dal lasciare la magistratura, ma non se la sente «perchè c'è di mezzo mio figlio». Nel suo ufficio, un via vai di colleghi ed amici ha scandito le sue prime ore a piazzale Clodio. Prima di uno sfogo, con le lacrime agli occhi, con i giornalisti, Toro ha restituito al procuratore Giovanni Ferrara la delega di coordinamento delle inchieste sulla pubblica amministrazione. «Non avevo segreti da rivelare - ha detto - io e mio figlio non abbiamo mai conosciuto Angelo Balducci e Diego Anemone; tantomeno abbiamo avuto contatti con loro tramite altre persone. Bertolaso l'ho visto solo una volta in una occasione ufficiale». «Posso dire - ha aggiunto - che la sola persona che conosce mio figlio è l'avvocato Edgardo Azzopardi (il cui colloquio con uno degli indagati ha determinato il coinvolgimento di Toro e del figlio Camillo nell'inchiesta di Firenze, ndr) sul quale non voglio dire nulla». Il magistrato romano ed il figlio sono indagati per rivelazione del segreto d'ufficio. A Camillo Toro è contestato anche il favoreggiamento personale.
http://www.corriere.it/cronache/10_febbraio_11/bertolaso-cosa-megagalattica-procuratore-toro_9bde57b2-170b-11df-a022-00144f02aabe.shtml
TESTO INTERCETTAZIONI
Il 21 settembre, a incontro avvenuto, il giovane imprenditore si attiva per l'organizzazione della "cosa megagalattica". Di seguito alcuni passi delle intercettazioni tra Anemone e Rossetti, gestore di Salaria sport village, ora indagato.
ROSSETTI: ...capo
ANEMONE: ...eccomi
R.:...allora domenica prossima alle 8
A.:...di quello che parlavamo prima...?
R.:... si si... cosa megagalattica
A.:...ma li da voi?
R....chiudo il circolo due ore prima...festa al Centro Benessere
A.:...benissimo okay
R.:... (inc)... con lui
A.:...eh?
R.:...tre persone con lui (...)
A.:...grazie... quindi l'ora a che ora è?
R.:...io direi per le 8 così ci organizziamo.. un pò di frutta prima... champagne... frutta ... un pò di colori fuori... cose
Il 23 settembre altra conversazione intercettata tra i due:
ANEMONE: ...2 cose... la prima al 99% domenica va bene
ROSSETTI: ...okay... perfetto
A.:...me lo conferma sabato... però m'ha detto che al 99%... si
R.:... okay... sicuramente ci costerà qualche soldino
A.: non mi frega un c. Simò
R.:...no, no, io 'ste cose
A.:...si', sì, però mi raccomando...la riservatezza tua e basta... Simò
R.:... ah...Diè...tranquillo proprio...
I due parlano ancora della festa il 25 settembre:
ROSSETTI:...senti quante situazioni devo creare?...una...due
ANEMONE:....io penso due... lui si diverte... due
R.:...tre?...che ne so!
A.:...eh la Madonna!
R.:...(ride) va bene... a posto
A.:...di qualità!
R.:...assolutamente
Bertolaso, in una telefonata ad Anemone del 27 settembre, spiega però di non poter essere a Roma la sera dopo, domenica.
ANEMONE.: ...quindi non ci sei domani sera
BERTOLASO: ...no domani sera... ahimè non ci sono
A.:... ho capito...
B.: ...però conto che l'offerta possa essere ripetuta ovviamente in un'altra occasione (...)
A.:...come no! come no!...grazie...ci sentiamo in settimana.
L'INCHIESTA NEL DETTAGLIO
"Angelo Balducci e Fabio De Santis , pubblici ufficiali presso il Dipartimento per lo Sviluppo e la competitività del turismo della Presidenza del Consiglio dei ministri, incaricati della gestione dei 'grandi eventi' (Mondiali di nuoto di Roma 2009, G8 della Maddalena, 150esimo anniversario dell'Unita d'italia) insieme a Mauro Della Giovanpaola, pubblico ufficiale della struttura di missione per il G8 della Maddalena hanno asservito la loro funzione pubblica (alquanto delicata, attesi gli enormi poteri a loro concessi e i rilevantissimi importi di denaro e risorse a carico della collettività) in modo totale e incodizionato agli interessi dell'imprenditore Diego Anemone (e non solo)", così scrive il gip Rosario Lupo, in merito all'indagine che ha visto coinvolto anche Guido Bertolaso.
In cambio degli appalti, Balducci & co. ricevevano in cambio ristrutturazioni di immobili, auto di lusso, assunzioni di domestici e figli, nonchè favori sessuali tramite il pagamento di escort a domicilio.
Le lunghe mani di questa 'combriccola', che gli stessi inquisiti non tardano a definire una "Banda di banditi", sono arrivate a toccare perfino la ricostruzione aquilana. L'11 aprile del 2009, solo cinque giorni dopo il sisma che ha sconvolto la città e dintorni, Balducci ricorda ad Anemone di essersi fatto "promotore per l'inserimento delle imprese di Anemone nei lavori post-terremoto, ed esce allo scoperto pretendendo in cambio che il figlio Filippo goda di qualche ulteriore beneficio".
Le mosse di Balducci in merito agli appalti erano molto attese già poche ore dopo la violenta scossa di terremoto, tanto che in un'intercettazione tra Francesco Maria De Vito Piscitelli, direttore tecnico dell'impresa Opere pubbliche e ambiente Spa di Roma, associate al consorzio novus di Napoli e il cognato Gagliardi, avvenuta proprio il 6 aprile 2009, si sente dire: "Alla Ferratella (luogo dove ha sede il Dipartimento) occupati di sta roba del terremoto perchè qui bisogna partire in quarta subito, non è che c'è un terremoto al giorno". "Lo so" (ridendo). "Per carità, poveracci". "Va buò". "Io stamattina ridevo alle tre e mezzo dentro al letto".
Non solo appalti, comunque, ma anche pressioni giornalistiche, quando Anemone e Balducci si dimostrano preoccupati per alcune inchieste di Fabrizio Gatti e dell'interesse delle trasmissioni Annozero e Report. Scomode attenzioni per loro, tanto da spingerli, sempre secondo quanto rivelato dalle indagini preliminari, a scomodare Patrizio La Bella, amico di Gatti.
Gli indagati, inoltre, già prevedevano i futuri problemi giudiziari grazie ai loro contatti con Camillo Toro, commercialista e figlio di Achille, procuratore aggiunto di Roma, responsabile del pool dei reati contro la pubblica amministrazione. Entrambi sono finiti nel registro degli indagati.
COSA C'ENTRA BERTOLASO?
Come dicevamo, nell'inchiesta è coinvolto anche Guido Bertolaso. Così scrive il gip: "Sono emerse dalle intercettazioni telefoniche conversazioni nelle quali il Bertolaso viene menzionato o è uno degli interlocutori (...). E' emerso che lo stesso Bertolaso intrattiene rapporti con Diego Anemone con il quale si incontra spesso di persona e in previsione dei quali Anemone si attiva di persona alla ricerca di denaro contante, tanto che gli investigatori ritengono abbia una certa fondatezza supporre che detti incontri siano stati finalizzati alla consegna di somme di denaro a Bertolaso." Non si riesce a capire, comunque se effettivamente i due si siano visiti, e se la consegna delle somme di denaro sia avvenuta o meno. E' certo, invece, che Bertolaso abbia approfittato di alcuni favori sessuali, messi a disposizione da Anemone. Ecco gli stralci di alcune conversazioni telefoniche tra i due.
"Sono Guido, buongiorno...Sono atterrato in quest'istante dagli Stati Uniti, se oggi pomeriggio, se Francesca potesse...io verrei volentieri...una ripassata". "Perfetto". "Perchè so che è sempre molto occupata...siccome oggi pomeriggio sono abbastanza libero, ti richiamo tra un quarto d'ora". (21 novembre 2008)
Il 14 dicembre 2008, in un centro sportivo probabilmente di proprietà di Anemone, avviene una seconda prestazione sessuale, stavolta con una brasiliana, come premio dato dall'imprenditore al capo della Protezione Civile per essersi aggiudicato la fetta più importante degli appalti per i Mondiali di nuoto.
Il 17 febbraio, allo Sport Village, Bertolaso si trova a "fare terapia con Francesca". "per riprendermi un pochettino", "per uno dei soliti massaggi".
Francesco Balzano