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Sarà vero, o è bello crederlo, che le mafie, come più volte è stato detto, nella ricostruzione post-terremoto dell'Aquila stanno avendo vita durissima, grazie ai ferrei controlli e all'azione preventiva.
Tuttavia si moltiplicano le inchieste e gli arresti di colletti bianchi e imprenditori che, pure senza coppola e lupara, sono accusati di clamorosi episodi di corruzione, peculato e truffe riuscite o tentate sempre intorno ai fondi della ricostruzione.
Ultimo a finire in carcere il direttore generale della Provincia dell'Aquila Valter Angelo Specchio, 58 anni, pugliese, e agli arresti domiciliari Giancostantino Pischedda, 46 anni, di San Gavino Monreale, (Cagliari), procuratore speciale della ditta Pellegrini di Cagliari e Rossano Franco Palazzo, 54 anni, di Foggia, titolare della società informatica Icasystem.
Ferma restando la presunzione di innocenza delle presone coinvolte, nell'ordinanza della Procura dell'Aquila si confermerebbe l'oliato meccanismo del ''do ut des'' ovvero per usare il linguaggio più tecnico della Procura: ''appalti per la ricostruzione affidati sulla scorta di documentazioni con presupposti inesistenti in cambio di favori e benefici personali''.
Da una parte abbiamo un altissimo e stimato burocrate che ricopre l'incarico di direttore generale della Provincia dell'Aquila, nonchè dirigente di primo settore delle Opere Pubbliche, direttore dei lavori di messa in sicurezza di tutti gli istituti scolastici extra cratere e presidente della Commissione di valutazione dei progetti redatti dalle imprese per la messa in sicurezza degli istituti scolastici.
Nominato direttore generale dal presidente Antonio Del Corvo (Pdl), come suo uomo di fiducia, dopo essere stato responsabile dell'ufficio tecnico del comune di Celano, dove Del Corvo è stato vice-sindaco e sindaco il senatore nonché coordinatore regionale del Pdl Filippo Piccone.
Specchio ha un ruolo chiave nell'utilizzo dei 54 milioni da dividere in 12 scuole, facenti parte di un maxi-finanziamento che il governo aveva affidato al commissario per la ricostruzione, Gianni Chiodi.
Dall'altra parte due imprenditori, due dei tanti che arrivano da ogni dove nel cratere sismico aquilani e dintorni in cerca di appalti.
Ebbene: l'attività dei carabinieri del Ros dell'Aquila, e dei militari del nucleo di polizia tributaria delle Fiamme gialle dell'Aquila, avrebbero accertato che il direttore generale, attraverso la redazione di atti ideologicamente falsi, in contrasto anche con altre amministrazioni, (Struttura tecnica di missione, Stm, del Commissario per la ricostruzione post-terremoto, Corte dei Conti, Autorita' di vigilanza sui lavori pubblici) ''avrebbe avvantaggiato alcune società, arrecando gravi danni al denaro pubblico destinati alle ristrutturazioni degli edifici scolastici post-terremoto e più in generale alla ricostruzione del territorio provinciale''.
L'attenzione dei magistrati si concentra in particolare sull'appalto, contestato più volte, di demolizione e ricostruzione della scuola Pollione di Avezzano, a cui ha lavorato la ditta Pellegrini.
Un intervento che ha poi provocato anche un grave danno economico.
''Per la sistemazione provvisoria degli studenti - si legge infatti nell'ordinanza - veniva allestito un campo di moduli prefabbricati provvisori, che ospitavano 62 aule per un totale di 1.500 studenti, sull'area retrostante l'edificio scolastico dell'Itis Maiorana.
Specchio avrebbe redatto due verbali ''di somma urgenza'' relativi ''a lavori e opere di strutture per la sistemazione provvisoria degli studenti che avrebbero accolto temporaneamente le attività didattiche e gli uffici amministrativi degli istituti scolastici di Avezzano e Sulmona in vista della inagibilità per la messa in sicurezza''.
Il reato, secondo la Procura aquilana, sta nel ''mancato reperimento di soluzioni alternative all’uso di strutture provvisorie idonee a ospitare il liceo scientifico “Pollione” di Avezzano essendo, invero, disponibili alternative prive di oneri finanziari. Ciò attraverso l’alternanza dei lavori nei due corpi di fabbrica del succitato istituto e la disponibilità, per la quota eccedente degli alunni, di una sede gratuita, l’Itis'.
Le donne dell'Idv Abruzzo sollevarono pesanti dubbi sulla demolizione-ricostruzione del Liceo.
“L’istituto è della fine degli anni settanta -spiegarono - non ha subito un graffio dal terremoto del 6 aprile del 2009, tanto è vero che è stato dichiarato agibile ed è stato utilizzato per un anno e mezzo, eppure il primo dicembre 2011, è iniziata la demolizione, utilizzando fondi che una delibera Cipe del 2009, ha destinato invece alla messa in sicurezza degli edifici danneggiati dal sisma, per il quale, bisogna dimostrare il nesso di casualità, tra il danno ed il terremoto.
Per la provincia dell’Aquila la struttura risulterebbe non sicura al 100% ma all’80%, una percentuale comunque regolare per gli edifici pubblici”.
Il tentativo di favore fatto all'altra ditta secondo la Procura risiede invece nel fatto che Specchio ''si sarebbe fatto interprete della necessità di dotare i cantieri degli edifici scolastici di un moderno servizio di monitoraggio on-line e di dotare i funzionari di materiale informatico, sottoscrivendo le determine.'' Un monitoraggio però mai attivato.
Specchio in cambio avrebbe avuto regalie dalle due ditte amiche, come il pagamento di un’auto noleggiata da Pischedda, biglietti aerei per due persone dal 15 al 18 giugno 2012 e il pagamento per sé e autista di pranzi in un ristorante di Avezzano.
In particolare, si legge nell'ordinanza di custodia cautelare ''il 12 giugno all'interno della Bmw in uso allo Specchio e' stata registrata una conversazione nel corso della quale lo stesso direttore generale della Provincia dell'Aquila anticipa alla romena 'Lena', dedita alla prostituzione che trascorreranno qualche giorno in Sardegna presso l'albergo "Le Dune".
A curare il soggiorno di Specchio, lo stesso procuratore speciale della societa' Pellegrini ", prenotandogli la struttura ricettiva, sostenendo le spese di noleggio dell'autovettura utilizzata dallo Specchio per i suoi spostamenti privati in Sardegna".
C'è poi il capitolo del peculato, che riguarda il solo Specchio, ovvero ''l'utilizzo da parte del direttore della Bmw di proprietà dell'ente, per viaggi di piacere nelle Marche, in vari ristoranti, in concerti, per prelevare un'amica e recarsi in albergo sulla riviera romagnola e per farsi accompagnare da due ragazze all'aeroporto di Fiumicino, destinazione Palma di Majorca ''.
Agli atti c'è anche un festino in barca, tra gli invitati non precisati sindaci e assessori provinciali.
L'imputato secondo il gip usa anche in questo caso ''l’auto di servizio per andare in giro tra i locali notturni della costa.
Scopo della serata l’organizzazione di una festa in barca per la quale si fanno i nomi di assessori provinciali in carica, funzionari e dipendenti pubblici e altri amministratori locali. In tutto 10 persone. Specchio chiede all’amico chi pagherà la serata, per la quale occorrerà reperire una decina di ragazze (…) ''
Risponde l'amico: ''Chi vuole venire mette quota p... e quota barca. Non si può fare come l’altra volta quando abbiamo pagato noi due''.
Corregge però Specchio: ''Non è quota p..., è quota Dj'' . E aggiorna l'amico sul tariffario: ''C’è l’accordo per 500 e 1000 per la barca; 500 a lui e un po’ di bottiglie, 200 e poi un contentino...regalino di circa 100 euro a testa per le ragazze, poi se qualcuna fa lo spettacolo gli si dà qualcosa in più''.
L'epilogo però non è dei migliori per Valter Angelo Specchio.
''Terminata la festa in barca – si legge nell'ordinanza - cui era ovviamente andato con l’auto di servizio, Specchio viene controllato da una pattuglia della polizia Stradale di Pescara alla barriera di Città Sant’Angelo e, a seguito della contestazione di guida in stato di ebbrezza alcolica, gli viene ritirata la patente di guida. L’autovettura di servizio della Provincia viene quindi presa in consegna dal figlio''.
Tralasciando la descrizione nei dettagli di tutte le volte che il direttore generale ha usato la macchina di servizio dell'ente per fare sesso con prostitute in vari parcheggi della costa adriatica o per trascorrere serate, soffermiamoci su un altro passaggio emblematico dell'ordinanza in cui si parla dell'organizzazione della festa di compleanno del dirigente regionale Pierluigi Caputi in un ristorante dell'Aquila. Atteso anche un senatore.
Specchio apparecchia la serata: ''Il nostro amico non sa niente, è una sorpresa. Facciamo finta che siete due ragazze del ristorante, mi segui? Quindi state normali. Il proprietario vi dà il grembiulino e vi invitiamo a stare con noi al tavolo, mi segui...che poi,...dopo la torta facciamo lo spettacolino...c’è un duetto che suona...voi avete la base...l’albergo lo abbiamo preso proprio di fronte al ristorante...''. Va prcisato che poi la serata si cncluse al ristorante.
Infine il 6 aprile di quest'anno, mentre tutta la citta' ricordava i 309 martiri del terremoto disastroso del 2009, il direttore Specchio, con l'auto dell'Ente, si è recato con una donna straniera all'hotel "Parco dei Principi" a Grottammare in Provincia di Ascoli Piceno, per passare la notte con lei.
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