Incidente mortale di Roseto, l'investitore accusato di omicidio volontario

Alla base del gesto vecchi rancori

11 Ottobre 2013   11:32  

Imboccano con decisione una direzione precisa, e soprattutto aggravano ulteriormente la posizione dell'investitore, le indagini sull'incidente lungo la Statale costato la vita a Roseto, circa un mese fa, al 52enne Roberto Natalini.

Secondo il pm Davide Rosati (subentrato nella gestione del caso alla collega Greta Aloisi, dimessasi dopo le accuse pervenulele circa le sue capacità di condurre l'indagine con obiettività), infatti, A. B., il 38enne commerciante che a seguito dell'incidente, dopo una breve fuga, si costituì presso la polizia, sostenendo che si fosse trattato di una tragica fatalità, avrebbe invece volutamente investito Natalini, in quel momento in bicicletta, a causa di vecchi dissapori, tanto pesanti da sfociare più di una volta in liti e denunce da entrambe le parti.

Non é al momento dato sapere sulla base di quali elementi il magistrato abbia  mutato il capo d'accusa nei confronti dell'investitore, raggiunto ora da un avviso di garanzia per omicidio volontario aggravato da futili motivi, ma é già stato fissato a giovedì prossimo l'interrogatorio del 38enne.

Si é detto soddisfatto per la piega presa dalle indagini il figlio 21enne della vittima, che ha però voluto precisare di "non aver bisogno a tutti i costi di un colpevole per placare il mio dolore".

 


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