menu
sezioni
Nelle duemiladuecento telefonate di Guido Bertolaso agli atti del processo G8-Maddalena, e senza rilevanza per le indagini, pubblicate in parte dal programma di Giuseppe Caporale ''Sotto inchiesta'', continuano ad emergere particolari forse imbarazzanti relativi al terremoto aquilano.
Dopo la telefonata in cui Bertolaso anticipa a Daniela Stati la finalità della Commissione grandi rischi, ovvero quella di rassicurare gli aquilani durante lo sciame sismico, spunta un'altra telefonata tra l'ex-sottosegretario Gianni Letta e Guido Bertolaso, registrata poche ore prima i funerali solenni delle vittime del terremoto alla Guardia di Finanza di Copppito.
Gianni Letta ha un problema da risolvere: garantire un posto in prima fila per il presidente Silvio Berlusconi. La prima fila rischia di essere occupata dal presidente della Repubblica, dai presidenti del Senato e della Camera, dal presidente della Corte Costituzoionale. Bertolaso però rassicura: ''Non ti preoccupare, non sono funerali di Stato, ma funerali solenni, quindi bisogna far capire a Schifani e Fini di venire uno sabato e uno domenica''. ''Il presidente della Repubblica - aggiunge Bertolaso - viene in forma privata''.
E conclude con piglio operativo: ''Ci penso io, fammi lavorare''.
Insomma la prima fila nella grande scenografia del dolore aquilano per Silvio Berlusconi sembra essere garantita. Poi però qualcosa va storto. Napolitano, Fini e Schifani vengono al funerale. Berlusconi comunque prima dell'inizio dei funerali solenni, si intrattiene con alcuni familiari delle vittime, stringendo loro le mani con gesto affettuoso. Saluta un giovane in ginocchio vicino ad una delle bare e due ragazze vicino ad un'altra dando loro un bacio in fronte.
BERLUSCONI AL FUNERALE DEL TERREMOTO