Mal di Schiena? Scendi dai Tacchi e Togli i Jeans Super Attillati

Sarà un duro colpo per le fashion victim, che forse incosciamente lo sanno già, ma dobbiamo dobbiamo dirlo! Jeans skinny o super attillati, scarpe altissime, gioielli e borse pesanti fanno malissimo alla nostra schiena.

Come se non fosse abbastanza doloroso per le fashion victim, ma anche intuitivo, un'indagine condotta dall'Associazione dei chiripratici britannici e segnalata dal quotidiano inglese The Independent mettono sotto accusa tutti gli accessori e indumenti che più ci piaccioni.

Vediamo nel dettaglio cosa succede.

Il chiropratico Rishi Loatey rileva che jeans troppo stretti costringono i muscoli ad una postura innaturale, a stare in tensione e limitano la mobilità.

«Se sono molto stretti, non si riesce a camminare in modo normale - spiega - Quando si cammina, il ginocchio, l'anca e il fondoschiena si muovono tutti insieme per minimizzare la pressione che arriva sulle articolazioni. Se una di queste parti non si muove come dovrebbe, si produce più pressione dappertutto».

L'indagine ha rilevato che il 73% delle donne intervistate aveva avuto mal di schiena, e il 28% sapeva che i vestiti possono influire sulla postura, il dolore al collo e alla schiena, ma non lo avevano preso in considerazione al momento di scegliere cosa indossare.

Va da sè che anche i tacchi troppo alti costringono piedi e schiena ad una postura viziata che a lungo andare può creare parecchi problemi.

Ma non solo...Anche l'estremo opposto, ossia le ballerine e gli stivali morbidi portano danni alla nostra schiena. Allora quali sono le scarpe ideali?

Quelle allacciate davanti sono le migliori in quanto tengono fermi i piedi

«Bisognerebbe cercare e indossare vestiti che ci consentano di muovere più liberamente - conclude - I cappucci pesanti e le borse troppo grandi possono limitare i movimenti. E' bene anche limitare il tempo che si trascorre con i tacchi alti o le scarpe aperte, e usare nel tragitto verso il lavoro o eventi sociali scarpe da ginnastica o ben ferme».