'' Sembra che ci sia qualcuno molto interessato alle 'carriolate' perché vuole creare dal punto di vista politico un gruppo che abbia autorità" nella ricostruzione della città''. Lo ha detto l'arcivescovo dell'Aquila Giuseppe Molinari a margine della presentazione della mostra 'La memoria e la speranza' sugli arredi liturgici da salvare in Abruzzo, che si aprirà domani nei Musei Vaticani. Le 'carriolate', secondo Molinari, sono quindi al centro di strumentalizzazioni soprattutto politiche.
"Qualcuno è molto interessato a queste manifestazioni per poter entrare poi nella cabina di regia" delle attività di rimozione delle macerie e di ricostruzione, ha detto l'arcivescovo evidenziando come invece all'inizio "le 'carriolate' erano un gesto per richiamare l'attenzione sulla realtà aquilana". Poi però sono subentrate le polemiche.
"Alcuni hanno insistito nell'aizzare" la gente contro queste dimostrazioni, "ma sono le stesse persone che il giorno dopo si sono iscritte all'albo dei fornitori di carriole", ha spiegato con una battuta l'alto prelato.
Anche il vescovo ausiliare Giovanni D'Ercole, unendosi al popolo delle carriole, ha suscitato dure reazioni da parte di alcuni concittadini. "Ma lui ha sentito l'esigenza di stare in mezzo alla gente, di dimostrare la vicinanza della chiesa agli aquilani. Però molti non lo hanno capito", ha concluso Molinari.