Non sembra proprio riuscire a spiccare il volo L'Aquila, che non solo non riesce a dar seguito al colpo di Pisa ma viene addirittura sconfitta a domicilio dalla Spal, per effetto di un dubbio rigore trasformato dal figlio d'arte Gianmarco Zigoni sul finire della prima frazione.
Una sconfitta ineccepibile, uno 0-1 che sa di addio quasi definitivo alle speranze di play-off, giunto al termine di una gara tutt'altro che ben giocata dai rossoblù, che mai hanno dato l'impressione di poter mettere alle corde un avversario confermatosi assai quadrato e difficile da affrontare, nonché molto bravo ed ordinato nel difendersi e non far giocare.
Nunzio Zavettieri, complici anche le numerose assenze per squalifica, opta per riproporre di nuovo L'Aquila con il 4-2-3-1, affidandosi alla coppia di mediana De Francesco-Del Pinto e riavanzando Corapi in posizione di trequartista centrale, affiancato da Pacilli a destra e Vella a sinistra (unica eccezione rispetto all'11 viniziale della sfida dell'ultimo turno) in appoggio all'unica punta Virdis. Sul fronte della Spal, invece, Leonardo Semplici schiera i suoi con il solito 3-5-2, in cui spicca la coppia d'attacco Finotto-Zigoni.
Prima nota degna d'appunto al 2', di marca estense: Gentile conclude in porta da una quindicina di metri, ma il suo dedole rasoterra è facilmente parato da Zandrini.
Meglio la Spal nei primi minuti di gara, mentre L'Aquila si limita a tentare di agire di rimessa, per quanto a prevalere sia nettamente lo studio reciproco. I rossoblù si fanno vedere per la prima volta seriamente dalle parti di Menegatti al 10' allorché Corapi scocca una conclusione dall'altezza della lunetta dell'area, senza però inquadrare lo specchio.
Gli uomini di Zavettieri cominciano comunque ad aumentare i ritmi, ed al 12' sugli sviluppi di un corner di Corapi Pedrelli va molto vicino a sbloccare il risultato: prima conclusione al volo dal limite murata da un difensore, la palla gli torna sul piede e calcia sul lato più lontano, peccando però di imprecisione e calciando al lato.
Nella fase centrale del primo tempo si gioca molto a centrocampo, senza che nessuna delle due compagini dia l'impressione di poter prevalere sull'altra, con ovvie ripercussioni sulle emozioni che decisamente scarseggiano.
Il leit-motiv si mantiene costante salvo qualche estemporanea quanto sterile e confusa iniziativa da ambo le parti fino al 45' allorché Corapi va in contrasto su Gentile in piena area aquilana e l'arbitro opta per la concessione del rigore: dal dischetto va Zigoni che, con freddezza, segna lo 0-1 per la Spal proprio pochi secondi prima del riposo. In ogni caso, permangono i dubbi sull'effettiva entità dell'intervento del centrocampista rossoblù.
All'inizio di ripresa, L'Aquila si mostra da subito determinata a recuperare lo svantaggio: prima Virdis si fa anticipare all'ultimo in angolo da Silvestri, poi sul susseguente corner un batti e ribatti si risolve con una conclusione sottomisura di Scrugli fermata sulla linea di porta da un difensore spallino.
Al 51' è la vlta di Corapi, che proprio al momento di tirare a rete in piena area di rigore viene fermato da un miracoloso recupero di Nava, che poi allontana la sfera.
Col passare dei minuti il pressing aquilano si fa meno efficace, complice la chiusura di tutti gli spazi da parte della Spal. Di conseguenza, Zavettieri opta per mandare in campo Perna in luogo di De Francesco: fuori un centrocampista e dentro un attaccante, e rossoblù ridisegnati con una sorta di 4-2-4 decisamente offensivo.
Fase convulsa della gara: L'Aquila tenta di imbastire azioni offensive senza successo, mentre la Spal si dedica al gran completo a rintuzzare i tentativi rossoblù allo scopo di difendere il vantaggio.
Al 70' Zavettieri tenta anche la carta Sandomenico al posto di un volenteroso ma poco incisivo Vella, ma al 73' è la Spal a far venire i brividi all'Aquila, allorché Finotto cade in area dopo un contrasto con Zaffagnini: l'arbitro, stavolta, decide per lasciare proseguire il gioco.
Intanto i minuti paassano e gli uomini di Zavettieri sembrano perdere poco a poco la giusta lucidità per tentare di pervenire almeno al pareggio. A ciò contribuisce anche l'attentissima guardia degli avversari, tutti riversati nella propria metà campo a difesa del risultato.
Gli estensi non disdegnano nemmeno di tentare di far male in rimessa: all'85' è necessario il contemporaneo recupero di Carini e Zaffagnini per impedire a Zigoni di involarsi e calciare a rete.
Pur confusamente, L'Aquila continua ad attaccare a testa bassa ed all'89' Del Pinto ha un'occasionissima di testa, ma non riesce a girare bene il pallone. Pochi secondi dopo, un batti e ribatti fa ffinire la sfera sui piedi di Carini, ma la conclusione è debole e parata facilmente da Menegatti.
Nulla da segnalare, a parte i ritmi convulsi, nei 5 minuti di recupero assegnati dall'arbitro, cosicché a referto va l'ennesima occasione persa dall'Aquila per rientrare in corsa per gli spareggi promozione. Ma, forse, è più opportuno parlare di abbandono quasi definitivo dei sogni di gloria.
Il tabellino
L'Aquila-Spal 0-1
L'Aquila (4-2-3-1): Zandrini; Scrugli, Pomante (56' Carini), Zaffagnini, Pedrelli; De Francesco (59' Perna), Del Pinto; Pacilli, Corapi, Vella (70' Sandomenico); Virdis. In panchina: Cacchioli, Gotti, Perpetuini, Triarico. All. Zavettieri
Spal (3-5-2): Menegatti; Gasparetto, Cottafava, Silvestri; Lazzari (92' Giani), Gentile, Capece, Di Quinzio (77' Landi), Nava; Finotto (83' Fioretti), Zigoni. In panchina: Albertoni, Aldrovandi, Gerbaudo, Rondi. All. Semplici
Rete: 46' pt Zigoni (S)
Arbitro: Zanonato di Vicenza Assistenti: Scarica e Sbrescia di Castellammare di Stabia
Ammoniti: Pomante, Virdis (A); Gentile (S)
Lorenzo Ciccarelli