E' attivamente ricercato da tutte le Forze di Polizia Massimo Ciarelli, 29enne di etnia Rom, il presunto assassino di Domenico Rigante, il 24enne ucciso ieri sera in un vero e proprio raid in una piccola abitazione di Pescara in Via Luigi Polacchi, nei pressi dello stadio . A fare il nome dell'omicida sarebbe stata la stessa vittima agli agenti di polizia prima di morire in ospedale, identità confermata anche dalle testimonianze delle persone che hanno assistito alla scena.
Una storia assurda scaturita da una piccola faida che va avanti da diversi mesi tra due gruppi distinti: da una parte alcuni ragazzi della Curva Nord , dall'altra un gruppo di Rom; piccole risse, un attentato incendiario diversi mesi fa, fino all'episodio che avrebbe scatenato la reazione fatale. Giorni fa i due gruppi s'incontrano nel centro storico di Pescara, qualche sberla qualche spintone e poi la minaccia da parte di Ciarelli - io non sono come gli altri, io sparo. Detto fatto, ieri sera la spedizione punitiva: erano in sei sette hanno intimato invano di uscire tutti dall'appartamento, quindi l'irruzione, il fuggi fuggi generale ed i primi colpi di arma da fuoco, uno di questi si sarebbe conficcato nel fianco di Domenico che sarebbe stato anche percosso con un casco, il fratello gemello Antonio, il vero obiettivo si era nel frattempo nascosto in camera. Sono stati i vicini a chiamare la polizia. Gli agenti della squadra mobile diretta da Pier Francesco Muriana hanno attivato subito le indagini e raccolto le testimonianze, identificando da subito i componenti del blitz, tutti individuati, tranne uno, Ciarelli appunto, nascosto chissà dove. Intanto questa mattina l'autopsia sul povero Domenico Rigante, fuori dall'obitorio un centinaio di ragazzi dei Rangers in lacrime, tra questi anche Antonio Rigante - volevano me ed hanno ucciso mio fratello - continuava a ripetere senza darsi pace, e saranno proprio i Rangers ad occuparsi del funerale del povero Domenico che dovrebbe svolgersi non prima di sabato.