Vito Pagano, il 28enne di San Salvo rinchiuso nel carcere di Torre Siniello non ci sta a addossarsi colpe e le rigetta in pieno durante l'interrogatorio formale condotto dal sostituto procuratore Enrica Medori durante il quale fa una serie di nomi, tutti al vaglio degli inquirenti.
La situazione per lui si complica ancora di più e da ieri notte è tornato in libertà l'altro indagato il rumeno Gelu Kelmus di 31 anni.
All'uscita dall'interrogatorio ai giornalisti di VastoWeb l'avvocato difensore di Pagano, Clementina De Virgiliis, ha detto:
Il nostro assistito ha fatto una serie di nomi. Quanti? Tanti.
Potrebbero esserci sviluppi clamorosi nelle indagini.
Quali siano questi nomi non è dato saperlo, ma come detto già sono al vaglio degli inquirenti.
Pare chiaro che il cerchio si sta per chiudere attorno agli assassini di Albina Paganelli, non senza colpi di scena ormai più che probabili.
Continua, quindi, sia la disperata difesa del Pagano nella cui abitazione sono stati ritrovati il coltello arma del delitto, scarpe e soldi insanguinati, ma anche quella del rumeno rimesso in libertà forse un po' troppo in fretta per non destare i sospetti dei suoi stessi avvocati.