E' il secondo giorno di sciopero, della fame e della sete, per Massimo Tomeo.
Nessuno sembra accorgersi di lui, né in Provincia né altrove.
Ci chiediamo semplicemente come si possa lasciare un uomo di 56 anni, provato dalla sofferenza e dallo stress, solo di fronte alla sua impossibilità di pretendere giustizia.
Massimo ha una dignità straorindaria, nessun urlo, nessun gesto eclatante.
Però come ha detto a noi "spero di non arrivare alla disperazione".
Massimo sta bene, ma è in sofferenza, lo era già ieri, dopo poco meno di 12 ore dallo sciopero. Lo è decisamente molto di più oggi.
Noi non smettiamo di darne notizia, perché non possiamo essere indifferenti. Ognuno di noi protrebbe trovarsi prima o poi come Massimo....per ragioni le più diverse, ma di fronte a chi, più potente di noi, nulla fa. E nessuno deve essere lasciato solo in una scelta così estrema.
di Barbara Bologna
montaggio di Marialaura Carducci