I Carabinieri del Nas pongono sotto sequestro l'intero reparto di fecondazione assistita del nosocomio teramano diretto da Francesco Ciarrocchi.
Dalle 9.00 di questa mattina Nas e Guardia di Finanza sono entrati ed hanno apposto i sigilli all’unità operativa semplice a valenza dipartimentale di fisiopatologia della riproduzione e della riproduzione medicalmente assistita aperta da 8 mesi.
Alla base dell'operazione la mancata pubblicazione, che è obbligatoria, nel registro dell'Istituto superiore di sanità.
L'inchiesta condotta dal pm Davide Rosati pare essere incentrata proprio sulla mancata iscrizione del reparto e le sanzioni vanno dai 300mila ai 600mila euro.
Il Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori e i disavanzi sanitari regionali, l'on. Antonio Palagiano, ha così commentato:
"Plauso all'azione della magistratura. La tutela della salute del cittadino viene prima di qualsiasi cosa, a prescindere dal fatto che la normativa vigente sia violata nelle strutture pubbliche o private. E' auspicabile, anzi necessaria, un'azione piu' incisiva, volta alla prevenzione, da parte di chi e' deputato al controllo in ambito regionale su come avviene l'erogazione delle prestazioni sanitarie, anche nel campo della Procreazione medica assistita.
"Purtroppo - ha aggiunto Palagiano - spesso si sorvola sui centri pubblici, poiche' vengono considerati al di sopra di ogni sospetto. Il caso di Teramo, invece, e' emblematico e dovrebbe suggerire l'inizio di una nuova stagione in cui i controlli siano fatti in modo sistematico, secondo modalita' che non tengano in considerazione la differenza tra pubblico e privato. Perche' in mezzo ci sta sempre il cittadino".