MILANO - Senza alcun dubbio il processo Ruby ter è quello che sta rivelando i particolari più "pruriginosi" che stimolano la fantasia pubblica sul rapporto fra il 70enne Silvio Berlusconi allora Presidente del Consiglio dei Ministri e le cosidette olgettine le sue "ragazze" che manteneva in via dell'Olgiata.
Al vaglio della procura, dopo le perquisizioni a 21 ragazze, le chat (che le olgettine credevano di aver cancellato, ma che sono state integralmente recuperate dagli esperti informatici), i tabulati telefonici, le email, foto e molti video.
E' ricco e interessante il materiale sequestrato dai magistrati della Procura di Milano ad alcune delle ventuno ragazze - compresa Karima El Mahroug (in arte Ruby Rubacuori) - perquisite qualche giorno fa nell'ambito dell'inchiesta Ruby ter.
40 sono gli indagati fra i quali lo stesso Silvio Berlusconi e non Nicole Minetti.
L'accusa è grave perchè la Procura contesta elargizioni generosissime di denaro a favore delle olgettine per testimoniare il falso nei due processi Ruby e Ruby bis.
Ora il procuratore aggiunto Pietro Forno e i pm Luca Gaglio e Tiziana Siciliano stanno seguendo il filone di un possibile "pentitismo" tra le giovani animatrici di Arcore.
Alcune delle ragazze, infatti, si sono rese conto di rischiare decisamente troppo e messe "con le spalle al muro" hanno fatto capire che potrebbero parlare in cambio di uno sconto di pena.
La prima a lanciare il sasso è stata Marystell Polanco - nota prima per aver presentato trasmissioni come "Colorado cafè" e poi per aver raccontato in tribunale dei suoi spettacoli privati a beneficio di Berlusconi - che ha scritto una lettera al procuratore aggiunto Ilda Boccassini chiedendo di essere ascoltata.
La sua deposizione, a quanto trapela, sarebbe già stata messa a verbale e la show girl avrebbe collaborato con i magistrati.
La cosa che più sconvolge è la quantità di denaro che Berlusconi avrebbe versato in contanti tramite alcuni factotum alle ragazze.
Tutte pare avessero una "paghetta" mensile di 15mila euro (che per 21 ragazze fanno più di 300mila euro al mese!)
Ed è lo stesso ex tesoriere dell'ex Premier, Giuseppe Spinelli, che avrebbe parlato dei costanti versamenti in contanti alle Olgettine, dei bonifici mensili da 15 mila euro per conto di Berlusconi all’igienista dentale ed ex consigliera al Pirellone Nicole Minetti, che non è indagata in Ruby ter ma è stata condannata a tre anni per favoreggiamento della prostituzione in Ruby bis.
Ci sarebbe anche un versamento da mezzo milione di euro alla Minetti per conto di Silvio Berlusconi tra i movimenti di denaro analizzati dai pm.
"Il processo Ruby ha gettato su di loro fango e discredito, hanno perso il lavoro e nessuno le assume più. Senza di me non avrebbero da mangiare".
Così avrebbe giustificato le elargizioni Silvio Berlusconi alla Procura.
Nei decreti di perquisizione si evidenziano i punti cardine di un'inchiesta sempre condotta sottotraccia. "Si verificava - scrivono i pm Forno, Siciliano e Gaglio - che all’inizio di questa indagine lo stesso (Silvio Berlusconi) aveva disposto a favore dei falsi testimoni una non modica liquidazione, che i testimoni avevano in realtà già ricevuto dall’imputato somme molto più ingenti di quelle fino a quel momento conosciute (i bonifici mensili da 2500 euro), che taluni degli indagati avevano acquistato beni immobili e altri beni di valore incompatibile con il reddito degli stessi indagati (molti degli indagati non svolgono alcuna attività lavorativa)".
La favorita è sempre stata Karima El Mahroug, la bella marocchina che, ancora minorenne, ha raccontato delle notti di Villa San Martino.
La ragazza non lavora e si concede lussi ingiustificati: una festa da 7000 euro a dicembre per i tre anni della figlia, 1500 euro al mese per la babysitter che accudisce la bimba otto ore al giorno, una vacanza alle Maldive e, come sarebbe emerso dalle intercettazioni, la richiesta di un abito del sarto Gianni Campagna.
Silvio Berlusconi avrebbe anche messo a disposizione una decina di immobili ad altrettante ragazze per ricompensarle della loro "discrezione". Alcune di loro (Roberta Bonasia e Barbara Faggioli) vivono nella Torre Velasca, grattacielo a due passi dal Duomo, altre (Barbara Guerra e Alessandra Sorcinelli) hanno preferito una villa nell'hinterland milanese. E un appartamento sarebbe stato regalato anche a Iris Berardi, Aris Espinosa e Ioana Visan.