Terremoto: Accelerare interventi ricostruzione
Nel suo intervento alla settima convention di Confindustria Abruzzo, il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi si e' soffermato anche sulla ricostruzione post terremoto dell'Aquila. Del percorso di crescita da promuovere "deve assolutamente far parte - ha detto - anche il completamento della ricostruzione post terremoto, soprattutto nel riavvio e nel consolidamento delle attivita' economiche. E' necessario imprimere una robusta accelerazione agli interventi di ricostruzione nel capoluogo - ha proseguito Squinzi - scrivendo la parola fine ai rimbalzi di responsabilita' sulla carenza di risorse e sui tempi della ricostruzione. E' fondamentale che agli interventi si continui a garantire la necessaria trasparenza e sorveglianza, senza tuttavia eccedere in sensazionalismi e annunci ad effetto, buoni solo a riempire qualche pagina di giornale".
Fondi Ue: Fondamentali per Regioni 'in transizione'
"Le risorse dei Fondi strutturali europei possono essere fondamentali soprattutto per i territori come l'Abruzzo che, pur avendo compiuto importanti passi in avanti negli ultimi anni, non hanno ancora completato il loro percorso verso uno sviluppo stabile e duraturo. Per queste Regioni e' necessario garantire una ripartizione dei fondi che non le penalizzi proprio per la loro caratteristica di territori 'in transizione', affiancandole nel completamento del loro percorso di crescita". Lo ha detto oggi pomeriggio il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi nel corso del suo intervento alla settima convention di Confindustria Abruzzo, a Pescara.
"Altrettanto importante - ha aggiunto - e' la scelta delle priorita' dei fondi strutturali, operazione indispensabile in un contesto di risorse pubbliche decrescenti". "Queste risorse possono essere decisive per la ripresa economica del territorio, soprattutto se con la legge di stabilita' si riuscira' a modificare il Patto di stabilita' interno delle Regioni - ha proseguito il vertice di Confindustria -. La nuova programmazione dei fondi strutturali si presenta come un'occasione unica sia per consolidare i germogli di ripresa sia per mettere tutto il Paese, dalle regioni meridionali piu' in ritardo a quelle piu' sviluppate, sul sentiero di crescita", ha infine commentato Squinzi.
Legge Stabilità: Stanziamenti insufficienti per economia
"La legge di stabilita' rappresenta lo strumento attraverso il quale dare un seguito alle richieste delle imprese. Gli interventi delineati dal governo nel disegno di legge vanno nella giusta direzione, ma l'entita' degli stanziamenti e' assolutamente insufficiente a garantire un impatto forte sull'economia. Abbiamo assoluta necessita di piu coraggio su una serie di punti". Questo il messaggio lanciato dal presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, alla settima convention di Confindustria Abruzzo, a Pescara. Ha poi puntato l'attenzione su alcuni temi, come "la riduzione del cuneo fiscale, attraverso la riduzione delle aliquote contributive per la cassa assegni familiari e la Cassa integrazione ordinaria, l'aumento graduale delle deduzioni forfetarie Irap per i dipendenti a tempo indeterminato, l'estensione della deducibilita' del costo del lavoro per nuovi assunti a tempo indeterminato, la riduzione dei premi versati all'Inail. E' il minimo - ha commentato - se vogliamo ricostruire le premesse per le ripresa economica".
Crisi: E' ancora emergenza, occorre sostegno politica
"C'e' un dato di fatto sul quale non possiamo non concordare tutti. Abbiamo attraversato e stiamo ancora attraversando, anni difficili. Dall'aprile del 2008 abbiamo perso il 25 per cento di produzione industriale e, sebbene gli indicatori economici mostrino i primi segnali di inversione di tendenza, l'emergenza non e' certo terminata". Lo ha detto il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, intervenendo a Pescara alla settima convention di Confindustria Abruzzo.
Rivolgendosi al ministro Flavio Zanonato, il presidente ha fatto notare di non sentirsi piu' pessimista di lui, "anzi noi imprenditori siamo ottimisti per definizione". Squinzi ha aggiunto che "ora inizia una nuova sfida. Non vogliamo, non possiamo accontentarci di una ripresa debole e incerta - ha aggiunto. Il nostro sistema industriale ha tutte le potenzialita' per tornare a crescere a ritmi elevati, ma per farlo ha bisogno di essere sostenuto dalla politica, alla quale spetta il compito di creare condizioni di contesto favorevoli all'attivita' d'impresa. L'efficienza amministrativa, la legalita', il fisco, il costo del lavoro, le infrastrutture, il credito, il collegamento tra scuole e mondo del lavoro sono i grandi temi di cui ci dobbiamo occupare nell'immediato per consentire alle imprese italiane di operare e di essere competitive in un mercato sempre piu' vasto, aperto e concorrenziale".