Chi si serve oggi del Medioevo? Tutti.
La politica attuale lo usa come una miniera da cui estrarre esempi e modelli ritenuti utili per capire il presente. Identificato con i «secoli bui», il Medioevo è presentato come modello perfetto per spiegarci i «nuovi barbari», lo «scontro di civiltà» e il terrore che il nostro mondo stia per finire. Al contrario, se considerato come il tempo dei cavalieri e delle origini eroiche, il Medioevo assume una funzione mitica per moltissimi gruppi politici e comunità organizzate, che lo usano per affermare la propria originale identità.
Questa attualizzazione del Medioevo, spesso una vera e propria invenzione delle tradizioni, va sotto il nome di «medievalismo». La sua analisi è una chiave nuova e inusuale per leggere la società contemporanea e gli indirizzi che sta percorrendo.
Dalla militanza politica allo svago new age, dai tornei cittadini al tradizionalismo identitario cattolico, fino ai richiami alle origini dell'Europa unita e alla mitologia della Lega Nord, Tommaso di Carpegna propone con gli strumenti del medievista, ma con lo sguardo puntato all'attualità, un appassionante percorso che si snoda dagli anni Sessanta e raggiunge i drammatici giorni degli attentati in Norvegia del «templare » Breivik.